Sono sei salmi, ma poiché uno di essi e sdoppiato in due sezioni (A e B), si arriva a sette unità salmiche. Nella Volgata in divisione si verifica nel salmo 113, le cui due parti A e B corrispondono rispettivamente ai salmi 114 e 115 dell'ebraico: viceversa al 114 e 115 della Volgata corrispondono a loro volta le sezioni A e B del 116 ebraico. La cosa in pratica e meno complicata di quel che possa sembrare. I salmi dell'Hallel non hanno tutti il medesimo genere letterario né il medesimo tema: non sono stati composti in funzione dell'Hallel, ciascuno ha una sua a "personalità" e una sua scoria, ma vennero riuniti in base a un determinato filo conduttore in vista della liturgia di lode a cui sono stati destinati, e, in modo particolare, alla celebrazione della liturgia pasquale. Così come avviene anche da noi nella selezione e scelta di determinati salmi per comporre l'ufficiatura delle solennità.
Nel rituale familiare della cena pasquale, i primi due salmi - il 112 e il 113 A - venivano recitati prima che avesse inizio il banchetto vero e proprio, dopo che, bevuta In seconda coppa, il capofamiglia aveva commemorato le vicende prodigiose dell'uscita dall'Egitto, celebrata, appunto, dal salmo 113 A. Seguiva poi la cena vera e propria in cui veniva religiosamente mangiato l'agnello: a questo punto. nell'ultima Cena, allo spezzare del pane, Gesù inserì i riti sacramentali e sacrificali della nuova Pasqua. Il calice che egli benedisse e consacrò corrispondeva alla terza coppa che il padre distribuiva in questo preciso momento del rito, recitando preghiere di ringraziamento e di benedizione. L'"inno" finale (Mt 36, 30) che Gesù contò con gli apostoli al termine della cena. a precisamente in seconda parte dell'Hallel (113 B-117). Il canto a due cori del salmo 135 (136) chiamato "Grande Hallel" chiudeva la liturgia familiare della cena pasquale giudaica.
Il termine di Grande Hallel venne esteso in seguito a tutto il gruppo di salmi dal 119 al 135. comprendente anche i salmi "delle ascensioni".
Col nome invece di Piccolo Hallel venne designato il gruppo degli ultimi salmi alleluiatici (145-150) che chiudono il salterio.
Chiamato anche"Halle! Pasquale" o "Hallel egiziano", in quanto legato alla celebrazione pasquale dell'uscita di Israele dall'Egitto.