Giovedì, 28 Settembre 2023
Domenica 19 Settembre 2004 19:07

Essere straniero (Fausto Ferrari)

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Cosa fa dello straniero l'essere straniero?

Il fatto di parlare un'altra lingua?
Ma anch'io parlo una lingua diversa dalla sua.
L'avere il colore della pelle diverso dal mio?
Ma il mio colore della pelle è diverso dal suo.
L'appartenere ad una cultura che non è simile alla mia?
Ma anche la mia cultura è diversa dalla sua.
Il fatto di professare una religione che non è la mia?
Ma anch'io professo una religione che non è quella in cui egli si riconosce…

È dunque soltanto una questione di differenti punti di vista?

In realtà, lo straniero,
con il semplice fatto di essere presente,
mi sbatte in faccia una realtà che tendo a dimenticare:
la mia diversità.

La sua elementare presenza comunica
la comprensibile fragilità delle mie certezze.
La sua irriducibile diversità denuncia
l'inammissibile sovrastruttura della mia percezione del mondo e della realtà.

Benvenuto, straniero, che sveli la mia estraneità.

Fausto Ferrari

 

Ultima modifica Martedì 22 Maggio 2012 09:46
Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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