Giovedì, 28 Settembre 2023
Domenica 08 Luglio 2012 20:46

Una geo-teologia dei Vangeli (Philippe Gruson)

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È inutile cercare di ricostruire gli spostamenti di Gesù, leggendo i Vangeli come dei reportages, le loro divergenze rendono comunque i tentativi illusori.

I racconti dei Vangeli presentano la «storia» di Gesù secondo generi letterari che non sono quelli dei nostri storici. Per esempio, parlano di «Gesù di Nazaret», ma Matteo e Luca spiegano in modo diverso l’origine di questo radicamento locale. Secondo Luca, Maria e Giuseppe abitavano già a Nazaret; mentre secondo Matteo, è dopo la fuga in Egitto che Giuseppe decide di non tornare più a casa sua a Betlemme, ma di stabilirsi in Galilea, a Nazaret. Il semplice esempio mostra come i Vangeli si interessino soprattutto al significato degli avvenimenti, al loro valore simbolico e teologico.

È dunque inutile cercare di ricostruire gli spostamenti di Gesù, leggendo i Vangeli come dei reportages, le loro divergenze rendono comunque i tentativi illusori. In compenso è molto interessante leggere ciascun Vangelo nel suo complesso, per scoprire quale logica teologica abbia guidato la narrazione, quale geografia simbolica appaia nella strutturazione dei racconti. Ogni Vangelo ha la sua geografia teologica che illumina i racconti e parla ai suoi lettori.

Philippe Gruson *

* Institut catholique di Parigi

 

Ultima modifica Martedì 23 Aprile 2013 08:11
Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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