Lunedì, 02 Ottobre 2023
Liturgia
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Liturgia (127)

Se non c'è alcun accompagnamento al cimitero, la sepoltura o tumulazione rischia purtroppo di essere compiuta nel totale silenzio, rotto, forse, da qualche singhiozzo.

Quando il lettore proclama un brano della Scrittura, in un certo senso egli fa 'risuscitare' quella parola che nello scritto era come morta; con il suo ministero egli la rende viva e attuale.

Martedì 26 Novembre 2019 11:17

I silenzi nell'eucaristia (Gianfranco Venturi)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Emerge che il nuovo rito - checché ne dicano i suoi detrattori - messo in opera da una sapiente regia e da presidenti e animatori competenti, orienta a far nascere dal silenzio la celebrazione dell'eucaristia, un silenzio che assume di volta in volta colori diversi, rende possibile l'ascolto fecondo, carica di significato le parole e i gesti, fa assumere alla preghiera tutte le sue diverse dimensioni, fino a farsi canto.

Mercoledì 01 Maggio 2019 20:03

Il precetto domenicale (Riccardo Barile)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Seguendo la tendenza di alcuni contributi precedenti, privilegiamo la rilettura dei documenti CEI degli anni '80. Tra questi Il giorno del Signore è attento ad agganci pastorali immediati e italiani, che si rivelano ancora attuali.

Domenica 10 Marzo 2019 21:50

Evento e rito (Giorgio Bonaccorso)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Alla base della prospettiva cristiana sta il gioco tra l'attesa e la promessa: l'attesa di un futuro che è sempre la libera, imprevedibile azione di Dio, e la promessa che tale imprevedibilità è segnata dalla misericordia e dalla pace. Il rito coniuga questi due atteggiamenti.

In tutte le celebrazioni liturgiche i riti iniziali hanno proprio lo scopo di creare quell'ambiente umano su cui è possibile costruire l'assemblea cristiana, anzi la Chiesa, la famiglia di Dio.

La presente ricerca  concerne una ricognizione sui luoghi appositamente predisposti per essere offerti alla meditazione e alla preghiera di persone diversamente credenti.  Si tratta di edifici o ambienti che, proprio a prescindere da una specifica qualificazione religiosa, vengono collocati sempre più frequentemente in luoghi “profani”. (parte 5 - conclusioni)

Domenica 14 Febbraio 2016 14:13

L’omelia (anche) ai laici? (Giorgio Campanini)

Pubblicato da Fausto Ferrari

La partecipazione dei laici alla predicazione e all'annunzio della Parola è attestata, per i primi secoli della Chiesa, da numerosissime fonti. Questa prassi è continuata per tutto il corso del Medioevo – come attesta in particolare il caso di Francesco d'Assisi.

La presente ricerca  concerne una ricognizione sui luoghi appositamente predisposti per essere offerti alla meditazione e alla preghiera di persone diversamente credenti.  Si tratta di edifici o ambienti che, proprio a prescindere da una specifica qualificazione religiosa, vengono collocati sempre più frequentemente in luoghi “profani”. (parte 4)

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