


Dossier Multicultura (22)
Per riconoscere la cittadinanza simbolica e rendere possibile la com-presenza dei simboli è indispensabile un cambiamento relativo alla laicità.
La cultura delle differenze (Adel Jabbar)
Le culture sono fluide e gli individui interpretano attivamente le loro tradizioni rinnovandole per poter gestire i cambiamenti che le relazioni con gli altri inevitabilmente comportano.
Vivere in un mondo interculturale (Giorgio Del Zanna)
Il problema della convivenza umana come compito del futuro assume oggi forme nuove a causa di trasformazioni globali sempre più veloci. L'intreccio pluralistico di cui parla Gadamer, sinonimo della società interculturale sono dunque la sfida davanti a cui siamo posti, che ci interroga anche come cristiani chiamati a costruire una convivenza pacifica tra diversi.
Tesi sul cristianesimo in una Europa multireligiosa (Thomas Bremer)
L’Europa è il continente che è caratterizzato dalla presenza di una grande multiformità etnica, religiosa, linguistica, politica e culturale in uno spazio relativamente ristretto, cosicché su di essa esiste anche in linea di principio una tradizione del pluralismo religioso.
Mondialità chiave per la pace. Il CEM di Parma compie 40 anni
Nell’intervista a Brunetto Salvarani, Direttore del CEM, ripercorriamo le tappe della nascita e dello sviluppo di questo centro che, da 40 anni, opera per la formazione di una nuova mentalità basata sui valori dell’interculturalità, fondamentali per un sano sviluppo della società multietnica di oggi.
Quale mediazione culturale? (Franco Valenti)
In tutti i paesi di immigrazione si impone la necessità di sondare nuovi codici di comunicazione idonei a costruire una nuova rete di relazioni sociali.
Intercultura: la via al dialogo e alla speranza
Pluralismo è più di tolleranza; il pluralismo è il riconoscimento che nessun uomo e nessuna cultura ha accesso alla totalità dell’esperienza umana, che nessuno di noi dal suo punto di vista può abbracciare tutto il reale (Raimon Panikkar).
Antropologia «made in Africa» (Sandra Mazzolini)
Gli studi degli ultimi decenni non soltanto mettono a disposizione un ricco patrimonio culturale ignorato per secoli, ma pongono anche in risalto il fatto che l’Africa deve essere ripensata come variegato luogo filosofico.
Le credenze definiscono le appartenenze (Salvatore Natoli)
Il diverso può configurarsi come il nemico quando si accosta – o lo si accosta – e non c’è da meravigliarsi se l’interagire di forme di vita tra loro distanti desti reciproci sospetti.
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