


Dossier Speranza (104)
Speranza
(canzone di Vecchioni - Pareti)
Anche se nella vita voltandomi un mattino io non ti troverò
accanto a me basta soltanto la tua felicità
lo conosco il tuo dolore credevi che oltre il monte ci fosse
un giardino e invece hai trovato soltanto il fango di una città.
Io non posso giurarti che questo amore ti salverà
e non posso aspettarmi che la ferita si chiuderà
ma mi basta darti speranza, ma mi basta darti speranza,
ma mi basta darti speranza, tu devi vivere.
Nessuno ti ricorda a nessuno tu manchi quel ragazzo non
può tornare e per questo soltanto vorresti finirla lì
ma guarda che la vita non è la prima porta aperta in fretta
senza bussare; è il balcone più grande che guarda sul mare.
Io non posso giurarti che questo amore ti salverà
ma mi basta darti speranza.
Epilogo aperto
di Pedro Casaldáliga
Io non attengo al detto:
la Giustizia,
nonostante la Legge e la Consuetudine,
nonostante il Denaro e l'Elemosina.
L'Umiltà
per essere io, vero.
La Libertà
per essere uomo.
E la Povertà
per essere libero.
La fede cristiana,
per camminare di notte,
e soprattutto per camminare di giorno.
E, in ogni caso, fratelli,
io mi attengo al detto:
la Speranza!
Ciascuno cresce solo se sognato (Danilo Dolci)
Ciascuno cresce solo se sognato
di Danilo Dolci
C'è chi insegna
guidando gli altri come cavalli
passo per passo:
forse c'è chi si sente soddisfatto
così guidato.
C'è chi insegna lodando
quanto trova di buono e divertendo:
c'è pure chi si sente soddisfatto
essendo incoraggiato.
C'è pure chi educa, senza nascondere
l'assurdo ch'è nel mondo, aperto ad ogni
sviluppo ma cercando
d'essere franco all'altro come a sé,
sognando gli altri come ora non sono:
ciascuno cresce solo se sognato.
Gli angeli della speranza nel deserto della storia (Ettore Masina)
Naturalmente gli angeli della storia profana sono, all’apparenza, diversissimi da quelli della storia sacra; e tuttavia al di là delle apparenze, gli angeli della storia (cioè le grandi forze morali positive che la percorrono) condividono con gli angeli della Bibbia, le più importanti caratteristiche...
L'incerta speranza del credente (Massimo Cacciari)
Non si può sperare senza fondamento, "ma come può la speranza essere certa se rimane speranza? Allora il testimoniare questo, predicare questa agonia, questo a me interessa del teologo, cioè di colui che è appeso alla croce, non di colui che la spiega. Qui trovo una differenza con il mio ragionamento che mi spinge alla relazione con l'altro".
Relazione di Carlo Molari
I tempi sono tristi: è tempo di speranze!
Il compito affidatomi è di presentare la prospettiva teologica cristiana sulla speranza. Non intendo fare una panoramica della cultura della speranza nelle chiese cristiane, ma vorrei chiarire come un credente viva la propria speranza e come ne possa dare testimonianza, secondo l'invito della prima lettera di Pietro: "Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi" (1Pt 3,14). Rendere ragione non è però possibile se non si vive in modo personale il rapporto con Dio e il riferimento a Cristo in modo che costituisca ragione di speranza. Questa si chiama speranza teologale ed è stata una delle prime caratteristiche della esperienza cristiana. La speranza teologale non è un semplice desiderio buono portato avanti con costanza.
di Angelus Silesius
La speranza è una fune: potesse sperare, un dannato,
Dio lo trarrebbe dal fango nel quale è sprofondato.
(Da Il pellegrino cherubico, I, 222)
Relazione di Paolo Flores d'Arcais
La speranza dal punto di vista del disincanto
Il tema della "speranza" dovrebbe ovviamente essere affrontato con speranza, soprattutto in un ambiente come questo dove la quasi totalità dei presenti, immagino, è formata da credenti. Insieme alla fede e alla carità la speranza è una delle supreme virtù per il credente, una virtù teologale. Tuttavia la filosofia oggi ha anche l'obbligo, diciamo, non più della verità e forse neppure della ricerca della verità, bensì di una critica costante che tenti di andare fino ai fondamenti e che quindi rimetta in discussione sempre tutto. Per questo credo che non sia possibile parlare semplicemente della "speranza" con speranza, ma che si tratti di rimetterla radicalmente in discussione.
di Remo Bodei
1.
Il punto di partenza di Bloch è che tutti abitiamo questo continente della speranza, che è assai affollato, però è così inesplorato, dice lui, come l'Antartide, per questo "Il principio speranza" di Bloch è una grande mappa di tutti i territori della speranza; e la speranza Bloch la concepisce contro Heidegger, contro il principio della angoscia, se vogliamo chiamarlo così, in quanto, secondo Bloch, non bisogna prendere il mondo così com'è; la speranza ci mostra il mondo in movimento, in evoluzione.
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