


Mondo Oggi - Geopolitico (266)
Meno di mille giorni, quindi la grande vetrina dell’Expo 2015 si aprirà su Milano. Non sappiamo che cosa troveranno, però, le 20 milioni di persone che -secondo le stime degli organizzatori- sono attesa nell’area fieristica, che sarà aperta tra il 1° maggio e la fine di ottobre.
Economia sociale decisiva (ma chi ha potere guarda altrove)
Mentre si continua ad annunciare e ad attendere la ripresa dall’economia “che conta”, in Italia la piccola economia sociale e civile cresce veramente.
Lavoro e salute, infatti, non sono due valori equivalenti. Tra loro esiste una gerarchia che va riconosciuta e rispettata.
Si propone un estratto dell’articolo di Roberto Saviano apparso su “la Repubblica” a fine agosto che illustra come a giovare della crisi sono le organizzazioni criminali che entrano nelle banche Usa per riciclare milioni di dollari, mentre in Grecia approfittano della corruzione e fanno affari coi carburanti ed in Spagna si infiltrano nel mercato immobiliare e puntano al progetto Eurovegas.
Fiscal Compact, l’usura è legge: la libertà dell’Italia è finita
Oggi è un giorno nero, per la democrazia e anche per l’economia del nostro paese. Nel disinteresse più generale – anche dei leader politici, perché in gran parte non erano nemmeno presenti alla discussione – il Parlamento ha definitivamente approvato il Fiscal Compact.
La disoccupazione giovanile e gli attuali contratti in questi ultimi tempi hanno messo in primo piano sui mass media e ovunque il discorso della precarietà, della mancanza sociologica di punti di riferimento certi. Forse è il caso di smettere di piangersi addosso e di dire: basta!
Mercato del lavoro - Le incognite del confronto
Cosa si può sperare dal confronto-negoziato sul mercato del lavoro tra governo e parti sociali, faticosamente avviato dopo molte incertezze e che, mentre scriviamo, sta procedendo, per usare un immagine manzoniana che rende l'idea, "a corserelle e fermatine"?
«Un certo modello di società dei consumi è finito. Ormai l´unica via all´abbondanza è la frugalità, perché permette di soddisfare tutti i bisogni senza creare povertà e infelicità».
Per fronteggiare l'attuale orizzonte tecnopolitico europeo del governo Monti, ci vuole un pensiero altrettanto globale e onnicomprensivo di quello su cui essa si sostiene e motiva.
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