La Lectio Divina
Ad un breve precedente articolo sulla “Lectio divina” segue questo che si ispira ad un lavoro del monaco benedettino Mons. Mariano Magrassi, arcivescovo emerito di Bari. Questo lavoro era stato pubblicato dalla editrice benedettina “La Scala” di Noci.
Luca (24,16-35)
Letio Divina sulla parola carità
Testi I Cor 13,1-13-At 4,32-37
Dott. Rosanna Virgili, Docente di Esegesi Biblica presso l'Istituto Teologico Marchigiano
Santa Teresa d'Avila considerava la verginità l'avere «molto cuore».
Tutto il mio essere riposa al sicuro
Una riflessione sul salmo 16 nel contesto dei salmi di fiducia
Le parole del Salterio1 costituiscono la trama sulla quale si intesse il dialogo di Dio con il suo popolo, la risposta di quest'ultimo all'intervento di Dio nella storia. Perciò la preghiera salmica conosce un'estrema varietà di moduli espressivi, corrispondenti alla diversità delle situazioni esistenziali del singolo e della comunità orante, e dà voce all'assortita gamma dei sentimenti umani, portati dinnanzi a Dio nella loro dignità e verità, spesso anche nella loro intensa drammaticità.
«Ed ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore»
(Fil 2,5-11)
di Sr. Teresa Maria Ragusa o.cist.
Monaca del Monastero Cistercense
di Santo Spirito, Agrigento.
Il celebre inno della lettera ai Filippesi offre una meditazione profonda del Mistero di Cristo e si presta bene ad accompagnare il nostro cammino quaresimale in preparazione alla Pasqua. La liturgia inserisce questo brano tra le letture della domenica delle Palme.
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