
Conoscere se stessi per conoscere Dio
Presentazione
di Padre Franco Gioannetti
“Nessuno può conoscere Dio se non ha prima conosciuto se stesso” (Filocalia)
“Colui che ha preso coscienza del suo peccato è superiore a colui che ha visto gli angeli” (S. Isacco il siro, sentenze, 50)
C'è ancora la Confessione?
"Signore, aprimi le labbra e la mia bocca annunzierà la tua lode"
Il peccato riguarda noi e le nostre relazioni individuali con Dio.
Un cammino verso l’interiorità, per un incontro con Dio
Conoscere se stessi per conoscere Dio:
Un cammino verso l’interiorità,
per un incontro con Dio
Questo cammino di conoscenza viene indicato con l’espressione: “ritorna al tuo cuore”.
Ma questo “cuore”, questo essere interiore, di cui ignoriamo o trascuriamo troppo spesso l’esistenza, che cosa è?
Educarsi ed educare alla preghiera
EDUCARSI ED EDUCARE ALLA PREGHIERA
Educare il corpo e lo spirito, cuore e gesti, per mettere la vita davanti a Dio, che si è fatto vicino.
Il faro centrale illumina l’altare.
Là chiesa è buia e silenziosa. Qualche giovane entra, alla spicciolata, e viene a sedere sulle prime panche. A ciascuno viene consegnato un foglietto che riproduce una pagina di un “aureo” libretto di Romano Guardini, I santi segni.
Preghiera e contemplazione
PREGHIERA E CONTEMPLAZIONE
Alcuni suggerimenti pratici
1. Pregare è un’arte: non ci si improvvisa “persone di preghiera”, ma come in ogni arte si impara anche qui con umile perseveranza.
2. A pregare si impara pregando, come a nuotare si impara nuotando. Occorre impegnarsi con costanza e regolarità, senza pretendere di vedere risultati rapidi. Pregare infatti è un gesto povero: sembra di sprecare tempo. Spesso fatichiamo a pregare perché non siamo poveri e non sopportiamo la povertà della preghiera.
Siamo abituati alla rapidità e all’efficienza, ma non valgono nella vita interiore, ove si fanno passi e non salti.
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