L’autunno della vita (Arnaldo Pangrazzi)
“Sono candide le mie tempie, il capo è calvo. La dolce giovinezza ormai è svanita e devastati sono i denti. Della vita gioiosa ormai mi resta solo il ricordo del suo tempo breve. Spesso mi lamento per la paura degli inferi. Tremendo è l'abisso dell'Ade e inesorabile è anche la sua discesa...” (Anacreonte, VI-V sec. a.C).
Come confortare? (Arnaldo Pangrazzi)
Il dolore, come l'amore, ha bisogno dei suoi tempi; non si può velocizzare la guarigione dal lutto con ricette preconfezionate o tabelle di marcia fissate dall'aiutante. «Tutti sanno dare consigli e conforto al dolore che non provano», ha lasciato scritto W. Shakespeare.
La terapia del raccontare (Luciano Sandrin)
«I più, a quanto ci è dato vedere, sbagliano, perché si esercitano nell'arte del dire prima di essersi impratichiti in quella di ascoltare, e pensano che per pronunciare un discorso ci sia bisogno di studio, ma che dall'ascolto, invece possa trarre profitto anche chi vi si accosta in modo improvvisato» (Plutarco).
Fragili e preziosi (Luciano Sandrin)
«Negli slogan dominanti, la fragilità è immagine della debolezza inconsistente... Invece in essa si nascondono valori di sensibilità, di gentilezza e dignità, che sono nella vita, e che consentono di immedesimarci con facilità negli stati d'animo e nei modi d'essere esistenziali degli altri da noi».
Accanto sino alla fine (Arnaldo Pangrazzi)
L'ultimo viaggio nella vita delle persone, segnato spesso da una malattia terminale grave, è un alternarsi di paure e di speranze che sono sperimentate dai protagonisti. E la paura può avere diversi volti, tra i quali spiccano su tutti inquietudine, confusione, ansietà e angoscia.
Iscriviti alla Newsletter per ricevere i nostri "Percorsi Tematici" e restare aggiornato sui migliori contenuti del nostro sito
per contattarci: