Per una sinodalità “ad extra”: il Dio della Bibbia e il Dio della natura devono camminare insieme
Parlare di sinodalità significa inevitabilmente parlare anche delle difficoltà del camminare insieme, difficoltà che possono talvolta diventare vere e proprie impossibilità. Tra Teilhard de Chardin e la Chiesa del suo tempo, per esempio, c’è stata una evidente mancanza di sinodalità...
E noi, in questo tempo, quando in tanti si sacrificano per un tempo di guerra, in questa Pasqua, continuiamo ad osare di celebrare la risurrezione con il racconto di un Dio sconfitto...
«La censura è il controllo della comunicazione da parte di un'autorità, che limita la libertà di espressione e l'accesso all'informazione con l'intento dichiarato di tutelare l'ordine sociale e politico» (Wikipedia).
Il bisogno di un altro racconto (Faustino Ferrari)
Nella società ogni riduzione degli spazi di confronto – anche quelli considerati più dialettici e conflittuali –, moltiplica la fecondità di un terreno ove si coltivano i germi che producono la guerra.
Per un bilancio sulla questione del male e del peccato originale (Marco Galloni)
La cosmogenesi proposta da Teilhard può dare un contributo importante – forse addirittura decisivo, definitivo! – alla riflessione sulla “giustificazione di Dio” dopo che, nel ‘900, le grandi teodicee del passato si sono infrante sugli orrori del secolo breve.
La conversione della città malvagia (Giona 3) (Luca Mazzinghi)
La conversione di Dio! Il libro di Giona è certamente molto ardito; Dio ha bisogno di convertirsi? Di pentirsi, persino? In realtà, chi ha già ascoltato il racconto del diluvio non si sorprende più di tanto...
Quella mors turpissima crucis che il Padre non voleva. Capitolo 2 (Marco Galloni)
L’esempio forse più significativo di questo disagio contemporaneo è rappresentato dal cristianesimo non sacrificale di René Girard. Secondo l’antropologo francese non v’è nulla, nei Vangeli, che possa far pensare alla morte di Gesù come a un sacrificio nel senso di un’espiazione o di una sostituzione.
Avere cura del creato. Rilettura del decalogo: il settimo comandamento (Cettina Militello)
Non rispettare l'integrità della creazione è offendere sì aria, acqua, terra, ma soprattutto è offendere le persone, ostentare disprezzo verso di esse, derubarle del bene più vero.
Celebrare le esequie. Processione verso il cimitero (Silvano Sirboni)
Se non c'è alcun accompagnamento al cimitero, la sepoltura o tumulazione rischia purtroppo di essere compiuta nel totale silenzio, rotto, forse, da qualche singhiozzo.
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