Venerdì, 08 Dicembre 2023
I Dossier
Giovedì 03 Marzo 2022 09:14

I Domenica di Quaresima. 6 Marzo 2022

Pubblicato da Giorgio De Stefanis

Anno C

di don Paolo Squizzato

Venerdì 17 Maggio 2019 09:23

Sulla pace (Fulvio Papi)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Chi sostiene la pace come scelta assoluta desidera che esista un valore incondizionato nel quale vede la propria identificazione. Ma un valore incondizionato tende inevitabilmente a superare quella che è la linea comune della identificazione di sé.

Venerdì 16 Giugno 2017 08:57

Il diritto al simbolo (Antonio Nanni)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Per riconoscere la cittadinanza simbolica e rendere possibile la com-presenza dei simboli è indispensabile un cambiamento relativo alla laicità.

Sabato 01 Aprile 2017 00:54

La speranza (Antonino Rosso)

Pubblicato da Fausto Ferrari

«Spes ultima dea», dicevano gli antichi. «La speranza è l'ultima a morire». È come la luce del tramonto: riesce ancora a dar vita agli oggetti prima che si confondano nell'oscurità e ci permette di vedere il cammino per rientrare in casa prima che diventi notte.

Lunedì 30 Gennaio 2017 16:50

Il discorso della montagna e la non violenza

Pubblicato da Giorgio De Stefanis

di EMILIANO VALLAURI

da Parole di Vita: "la Pace"

Venerdì 06 Maggio 2016 08:44

Pasqua 638,

Pubblicato da Giorgio De Stefanis

il Califfo Omar e la Passione di Gesù

di Pietrangelo Buttafuoco

Da "Il Fatto" del 25 Marzo 2016

Domenica 14 Febbraio 2016 11:18

Il potere della nonviolenza (Nanni Salio)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Il 1 febbraio 2016 è morto Nanni Salio, fondatore e presidente del Centro Studi Sereno Regis di Torino e insostituibile punto di riferimento delle persone di buona volontà impegnate per la pace e la nonviolenza. Lo ricordiamo riproponendo un suo testo.

Martedì 17 Novembre 2015 09:49

Vivere non è un'utopia (Martin Luther King)

Pubblicato da Fausto Ferrari

Alcuni passaggi di un'omelia di Martin Luther King, Vigilia di Natale 1967 nella chiesa battista di Ebenezer ad Atlanta.

Il futuro appartiene a Lazzaro e a tutti i poveri come lui, perché solo costoro desiderano un vero cambiamento della storia. Il ricco di per sé non è interessato ai cambiamenti, perché il suo desiderio è di poter "eternizzare" il suo presente. 

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