
Al banchetto dei giusti (Giuseppe Laras)
Giudizio di Dio, castigo o ricompensa, immortalità dell'anima: sono i capisaldi della concezione ebraica sulla vita nell'aldilà.
Il divorzio nella tradizione ebraica (Pupa Garribba)
Inizialmente era un contratto, nel quale la donna veniva trasferita dalla potestà del padre a quella del marito, ma entrambi i coniugi avevano quello che oggi si chiamerebbe «il diritto di recesso». In seguito, la donna ha acquisito una maggiore libertà (anche nella scelta del marito) e, col tempo, sempre più diritti e garanzie. Ma qualche problema resta anche oggi.
Safed, città mistica. La capitale della Cabbala (Catherine Dupeyron)
Appollaiata sulle alture della Galilea, Safed (Tsfat) città santa del giudaismo, accoglie ogni anno decine di migliaia di pellegrini che si stringono sulle tombe dei saggi e dei grandi maestri della mistica ebraica.
Rashi di Troyes. L'esegeta ebreo per eccellenza (Anne-Cécile Huprelle)
Il 27 giugno 2005 Troyes ha reso omaggio solenne a Rashi, figlio del paese. Col suo irraggiamento fu il professore di quasi tutti i sapienti dell'Europa del Nord, ebrei e cristiani, e i suoi lavori hanno rinnovato profondamente il modo di interpretare i testi fondamentali.
Il Dio delle benedizioni nella tradizione d’Israele (Numeri 6,24-27) (Giuseppe Laras)
Abbiamo tutti bisogno di Berakhà. E’ una parola importante, ma nasconde un contenuto difficile, di difficile attuazione. Molti hanno parlato, parlano e parleranno di benedizione, ma forse sono stati e sono lontani dalla benedizione. C’è la benedizione che rivolge l’uomo a un altro uomo, c’è la benedizione che rivolge l’uomo a Dio, e c’è la benedizione che rivolge Dio all’uomo, al mondo. Sono tutte benedizioni, ma sono benedizioni diverse, perché sicuramente la benedizione autentica, sicuramente vera, è la benedizione di Dio.
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