
Meditazione Figurata
MEDITAZIONE FIGURATA
Vogliamo ora comunicare alcune notizie riguardanti esperienze e cognizioni pratiche.
In primo luogo dobbiamo essere attenti al rischio che la coscienza generalmente oggi corre; cioè quello di essere sommersa da una infinità di impressioni sensorie discontinue. In secondo luogo si deve prestare attenzione alla diminuita capacità di meditazione.
Troppo, troppo spesso, non vi è tempo, né calma né pazienza perché una esperienza, che dovrebbe essere significativa, possa scendere in profondità.
Dalla Meditazione all'Azione - CONCLUSIONE
Le esperienze mistiche esistono, ci trasformano, ma non durano.
La nostra avventura spirituale non termina con il risveglio o con l’unione con Dio. Essa continua quando uno lascia il suo sedile o il suo cuscino di meditazione. Concentrarsi su una dimensione più interiore dell’essere non deve in alcun caso estraniarci dalla realtà esteriore, pena il divenire una pratica gelida. Vivificante, la meditazione, ci invita al contrario a vivere meglio alla “presenza di se” ma anche dell’altro, degli altri, del totalmente altro, di Dio.
Il metodo di orazione esicastica
Allorché il Sig. X…, giovane filosofo francese, arrivò al Monte Athos, aveva già letto un certo numero di libri sulla spiritualità ortodossa, in particolare la Piccola Filocalia della preghiera del cuore e i Racconti di un pellegrino russo. Ne era stato sedotto senza esserne veramente convinto.
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