Ecumene

Visualizza articoli per tag: Nel Mondo Ebraico

Venerdì, 04 Marzo 2005 00:11

Yom Kippur

Yom Kippur
Il giorno dell’Espiazione o della Riconciliazione


Il Kippur, che ricorre il 10 del mese Tishri, conclude un periodo di penitenza della durata di 10 giorni e che inizia con il Capodanno (Rosh Ha-Shanà). Per gli ebrei è la solennità più importante, la celebrazione più sacra e quella che coinvolge maggiormente la sfera personale.

Secondo la tradizione ebraica, i quaranta giorni che precedono il giorno di Kippur, alla fine del periodo estivo e prima di inoltrarsi nell'autunno, sono il momento migliore per concentrarsi e per chiedere perdono (selicha') per le colpe commesse dall'individuo e dalla collettività.

E' detto anche Sabato dei Sabati per la sua importanza. In tale giorno sono proibiti ogni lavoro ed ogni attività umana. La giornata viene dedicata alla preghiera, alla confessione dei peccati, alla commemorazione dei defunti. Giorno dedicato al perdono da concedere alle persone che si sono macchiate di qualche colpa nei nostri confronti ed a quello da chiedere in vista delle riconciliazione con l’Eterno (per le colpe commesse verso D-o). È attraverso l'osservanza dell'assoluto digiuno (l’astensione dal mangiare e dal bere per 25 ore è obbligatoria per tutti gli adulti) e la preghiera che trascorre la giornata.

A Kippur le sinagoghe di tutto il mondo rimangono aperte per l’intera giornata, affinché tutti possano partecipare alla preghiera comune. Si recitano sette benedizioni in ciascuna delle cinque preghiere del giorno. Al termine viene suonato lo Shofar (strumento musicale a fiato usato fin dai tempi più antichi nel rituale ebraico e originariamente tratto da un corno di ariete).

Molti ebrei che sono lontani da una osservanza e da una pratica dell'ebraismo, si mostrano tuttavia particolarmente attenti ad osservare la ricorrenza del Kippur - almeno parzialmente - recandosi in sinagoga, seppure abitualmente durante l’anno non lo facciano.

Originariamente, Yom Kippur era l'unico giorno dell'anno in cui il Sommo Sacerdote entrava nel santuario interno del tempio (il Santo dei Santi) per offrire il sacrificio.

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Domenica, 17 Ottobre 2004 18:20

Chanukkà - La festa delle luci

La festa di Chanukkà cade in autunno ed è preceduta da circa due mesi in cui non c’è alcuna ricorrenza, a parte lo shabbat (sabato) ed i capomese. Probabilmente anche per questo motivo l’atmosfera è particolarmente allegra e i bambini la aspettano con ansia.

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:17

Shabbat - Il Sabato

Nella Bibbia troviamo scritto: "E furono compiuti i cieli, la terra e tutte le loro creature. E terminò il Signore nel giorno settimo l'opera Sua e si riposò, il settimo giorno, da tutta l'opera che aveva fatto. E Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso cessò (shavàth) tutta l'opera Sua che aveva compiuto" (Bereshìth, Genesi 2, 1-3).

Il termine Shabbat deriva dalla radice ebraica Shevat (cessare). Il sabato ebraico infatti implica la cessazione di qualsiasi attività lavorativa. Tra i numerosi precetti che l’ebraismo prescrive lo Shabbat ha sempre occupato un posto fondamentale nel cuore dell’ebreo osservante. E’ la più importante delle ricorrenze del calendario ebraico e si sussegue di settimana in settimana scandendo il ritmo dell’anno nella vita individuale, familiare e in quella della comunità.

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:13

I Tefillin

"E narrerai a tuo figlio in quel giorno dicendo: 'Per questo fece il Signore a me quando uscii dall'Egitto'. E sarà per te come segno sul tuo braccio e come ricordo tra i tuoi occhi affinché sia la Torà del Signore nella tua bocca, giacché con mano forte ti ha fatto uscire il Signore dall'Egitto. Ed osserverai questo statuto al suo tempo, di anno in anno" (Esodo XIII, 8-10).

"E sarà per te come segno: l'uscita dall'Egitto sarà per te come segno sul tuo braccio e come ricordo tra i tuoi occhi. Che tu scriva questi brani e li leghi sulla testa e sul braccio". (Rashì)

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:10

Qaddish

Si tratta di una preghiera formulata in aramaico. Il titolo significa "Santo", e con esso si vuole indicare la "santificazione del Nome di D.", cioè la proclamazione della santità di esso.

In origine era una dossologia che chiudeva la lettura della Scrittura e la spiegazione che l'aveva seguita. Il contenuto è messianico; l'invocazione dell'avvento del Regno seguiva quindi la promessa del suo avvento, contenuta nella Scrittura.

È superfluo mettere in evidenza le assomiglianze con la preghiera cristiana del "Padre nostro".

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:07

Il Tallit

“Il Signore aggiunse a Mosè: «Parla agli Israeliti e ordina loro che si facciano, di generazione in generazione, fiocchi agli angoli delle loro vesti e che mettano al fiocco di ogni angolo un cordone di porpora viola.
Avrete tali fiocchi e, quando li guarderete, vi ricorderete di tutti i comandi del Signore per metterli in pratica; non andrete vagando dietro il vostro cuore e i vostri occhi, seguendo i quali vi prostituite. Così vi ricorderete di tutti i miei comandi, li metterete in pratica e sarete santi per il vostro Dio.
Io sono il Signore vostro Dio, che vi ho fatti uscire dal paese di Egitto per essere il vostro Dio. Io sono il Signore vostro Dio».
Numeri 15, 38 - 41

“Metterai fiocchi alle quattro estremità del mantello con cui ti copri.”
Deuteronomio 22,12

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Lunedì, 30 Agosto 2004 23:05

Riti e rituali - Purim

di Maryline Guitton

Un allegro baccano

Festa ebraica con le caratteristiche del carnevale, Purim ricorda l’eroismo di Esther la Nascosta - questo è il significato del suo nome. Sposa del re di Persia Assuero e nipote di Mardocheo, membro del consiglio dei saggi (ebrei) visse alla corte reale, senza rivelare la sua appartenenza al popolo ebraico. Questo, fino al giorno in cui il primo visir Haman concepì il progetto di sterminare la comunità ebraica della Persia e della Media. Ester venne a conoscenza di questo progetto, grazie allo zio. Il 14 adar (sesto mese dell’anno ebraico), Ester ottenne dal suo sposo che il suo popolo fosse risparmiato e che Haman fosse giustiziato. Il fatto è raccontato nel Libro di Ester, che è anche chiamato "Megillah" che significa "rotolo". Il termine purim etimologicamente significa "estrazione a sorte", in ricordo del fatto che la data della strage era stata estratta a sorte dallo stesso Haman.

Pubblicato in Mondo Ebraico
Etichettato sotto
Pagina 3 di 3

Search