Mondo Oggi

Mondo Oggi - Geopolitico (267)

di Gianni Bellonida Carta L'ineffabile Borghezio ne fa una questione etnica – «gli abruzzesi non si danno da fare nella ricostruzione in quanto meridionali» - ma tra le macerie dell'Aquila si aggirano anche molti veneti. Ma non è detto, solo perché «padani», che se ne debba andare fieri.
Distrarre, graduare, differire, blandire, colpevolizzare. I vocaboli del potere di Noam Chomskyda Fondazione Roberto Franceschi onlus
Domenica, 19 Dicembre 2010 11:17

5 per mille. Terzo settore: chiuso per tagli

di Ettore Colomboda Vita Sotto un freddo polare, quello che avvolge la Capitale, il 16  dicembre scorso, centinaia di militanti ed esponenti del Terzo Settore e del mondo dell’associazionismo e del volontariato si sono dati appuntamento, alle ore 11, sotto la sede del ministero dell’Economia retto da Giulio Tremonti (via XX Settembre) per protestare contro il taglio di ben 300 milioni inserito nell’ultima Finanziaria in merito al rifinanziamento annuale del 5 per mille.
Sabato, 18 Dicembre 2010 18:34

Le università popolari del doposviluppo

di  Serge Latouche*da Carta Pubblichiamo un articolo tratto da «Roma acqua e sapone» [ed. Intra Moenia], inchiesta/censimento con mille schede dedicate a organizzazioni sociali [curata da Annarita Sacco in collaborazione con Carta]. Gas, librerie indipendenti, botteghe del mondo, centri sociali, associazionismo antirazzista e ciclofficine, finanza etica e biblioteche, cooperative sociali e aziende del bio... Uno sguardo su Roma a testa in giù
Sabato, 18 Dicembre 2010 18:03

Un giorno il mio Paese sarà libero

di Liu Xiaoboda Fondazione Roberto Franceschi onlus Cara moglie, il tuo amore è la luce del sole che scavalca le mura del carcere. Riempie di senso ogni minuto che trascorro dietro le sbarre. Voglio ribadire a questo regime che io rimango fedele ai principi espressi nella Dichiarazione per lo sciopero della fame del 2 giugno, vent´anni fa: io non ho alcun nemico e non provo nessun odio.
Lunedì, 13 Dicembre 2010 22:31

Povera Italia, il ceto medio soffre

di Alberto Chiarada Famiglia Cristiana Erosione di valori, dispendiosi stili di vita esaltati dalla pubblicità e la crisi hanno colpito milioni di italiani che si sentono minacciati dalla miseria. Intervista a Marco Revelli.
Mercoledì, 01 Dicembre 2010 21:34

L'osceno normalizzato

di Barbara Spinellida Fondazione Roberto Franceschi onlus Lo scandalo è divenuto normalità, il tremendo s’è fatto banale e scuote poco gli animi. Non si può non avere un linguaggio inequivocabile, sulla legalità.
di Riccardo Bonacinada Vita Il 5 per mille è ridotto in briciole. E le attività di milioni di italiani e migliaia di associazioni sono a rischio. Per la prossima edizione del 5 per mille il governo ha infatti predisposto una copertura finanziaria di soli 100 milioni di euro rispetto ai 400  milioni attesi. Ovvero, il 5 per mille dalla sera alla mattina si trasforma così nell’1,25 per mille, forse.
Domenica, 14 Novembre 2010 10:51

La politica dell'eterno presente

di Emanuele Toscanoda Carta n. 23 luglio 2010 Il dibattito sulla Dittatura dell’Ignoranza avviato da Guido Viale, e alimentato dai contributi di coloro che con lui si sono confrontati su queste pagine nelle ultime settimane, è affascinante, ma in grado di suscitare, al contempo, molte preoccupazioni.
Venerdì, 05 Novembre 2010 19:46

A chi conviene il rischio nucleare

Morando Soffritti è direttore scientifico dell’Istituto Ramazzini, una cooperativa sociale impegnata nella ricerca oncologica finalizzata soprattutto alla identificazione e quantificazione dei rischi cancerogeni, oltre che alla valutazione di efficacia e tollerabilità di farmaci e principi attivi, utilizzabili per contrastare l’insorgenza e la progressione dei tumori.
Profonda preoccupazione e dissenso nel mondo del volontariato in merito alle ipotesi di modifica della Legge quadro del Volontariato (n. 266/91) attraverso l’art. 5 del Progetto di legge n. C41 (territori montani).
Lunedì, 11 Ottobre 2010 22:26

Ora ha paura anche Kabul

di Emanuele Giordana (Lettera22)da il manifesto Kabul vive sospesa in una bolla che galleggia sopra la guerra. Una guerra lontana nella città delle trame sottotraccia, parvenza di convivenza civile in una capitale su una linea del fronte che è alle sue porte, appena fuori, qualche chilometro.

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