I Dossier

Giovedì, 07 Gennaio 2010 22:20

Il futuro colorato di speranza (Enzo Bianchi)

Il bilancio che ciascuno di noi fa sui dodici mesi trascorsi è sempre condizionato dalle aspettative che aveva nutrito nell'anno precedente e, specularmente, orienta le speranze per l'anno a venire, soprattutto quando ci veniamo a trovare alla fine di un decennio...
Una cultura per la pace e per il creato di Simone Morandini Cultura, pace e creazione sono termini che ritornano - con frequenza minore o maggiore - nella riflessione di R. Bertalot, quale l'abbiamo conosciuta dai suoi scritti, ma anche dalla sua viva voce, sia nel contesto dell'Istituto S. Bernardino che, già venticinque anni or sono, durante le Sessioni del SAE al Passo della Mendola. In questo breve saggio proponiamo alcuni elementi di riflessione sul loro rapporto, in un percorso che riprende e sviluppa temi appresi dallo stesso Bertalot, per evidenziarne la rilevanza nel contesto attuale.
Mercoledì, 05 Novembre 2008 00:48

Nell'ora oscura dell'alba (Pedro Casaldáliga)

Un mondo migliore è possibile E’ iniziato da due anni il secolo XXI e il mondo continua ad essere crudele e solidale, ingiusto e fiducioso. C’è ancora la guerra e c’è l’impero, e l’impero ha inventato la guerra preventiva. Il mondo si divide ancora almeno in tre: Primo, Terzo e Quarto.
Martedì, 04 Novembre 2008 23:26

Guerrafondai, purché casti (Frei Betto)

Guerrafondai, purché casti di Frei Betto Cinica morale statunitense. Contrassegnata dall’ideologia analitica, tende a vedere l’albero e ignorare la foresta. Puoi bombardare intere nazioni, se è nell’interesse nazionale, ma non azzardarti a commettere un atto impuro. Il governatore dello stato di New York, Eliot Spitzer, coinvolto in uno scandalo a luci rosse, ha prontamente dato le dimissioni. Come se non bastasse la delusione dei suoi elettori, ha sottoposto la moglie all’umiliazione di posare al suo fianco davanti alle tv, in silenzio, mentre lui esprimeva il suo «profondo rimorso».
Giovedì, 25 Settembre 2008 00:13

Il mercato della pace (Nigrizia Dossier)

Il mercato della pace Nigrizia Dossier Il dire e il fare, i principi e i conti correnti, l’incidenza social-politica presunta e quella reale. Lo spaccato di un mondo fatto di mille contraddizioni, più pragmatico di quel che sembra. Un azzardo. Venti pagine di dossier per intuire, grattando grattando, cosa sta sotto la vernice multicolore dell’arcobaleno. Se la pace è di bandiera. O se c’è sostanza. Soprattutto, per capire come s’impiega il tempo in 364 giorni l’anno, dopo averne trascorso uno a marciare e a cantare, annunciando di voler edificare la nuova Gerusalemme della pace.
Sabato, 23 Agosto 2008 01:34

Comunicare in pace (Claudia Padovani)

Comunicare in pace di Claudia Padovani * Alcune connessioni per ampliare la riflessione sulla cultura della pace e sul rapporto tra pace e comunicazione. Mentre si va ampliando il senso dell’insicurezza globale ed è davanti a tutti la difficoltà di costruire alternative in un mondo segnato dalla conflittualità, mi chiedo di che cosa sia fatta quella “cultura della pace” che sentiamo così necessaria e che fatichiamo a portare nelle situazioni educative, comprese le aule universitarie. Come ricercatrice ed educatrice, ragiono sul ruolo e le responsabilità dell’informazione, e mi aiuta l’ultimo numero di Media Development, bella rivista dell’Associazione mondiale per la…
Burundese, di etnia tutsi, Marguerite Barankitse, detta Maggie, è una figura di primo piano nella difesa dei diritti dei bambini e ragazzi, emarginati per vari motivi dalla società, e per il suo indomabile e coraggioso impegno a favore della pace e riconciliazione.
Nell’intervista a Brunetto Salvarani, Direttore del CEM, ripercorriamo le tappe della nascita e dello sviluppo di questo centro che, da 40 anni, opera per la formazione di una nuova mentalità basata sui valori dell’interculturalità, fondamentali per un sano sviluppo della società multietnica di oggi.
Il discorso biblico è sempre un discorso a monte e i discorsi a monte hanno una loro importanza; per il credente, poi, la Bibbia è anche un punto di riferimento, in un certo senso l'ultimo punto di riferimento.
Pare che per Pedro sia stato molto chiaro: il suo atteggiamento di fronte ai poveri definisce il suo atteggiamento di fronte a Dio. Ed è per questo che da giovane prese la decisione di andare in missione: per rendere effettiva l'opzione per i poveri.
Religioni e pace. Nello spirito di AssisiLa pace: riposo di Dio nell'uomodi Andrea Sciffo * Nelle parole di Gesù raccolte dai vangeli, la pace assume un significato particolare: esprime un’integrità dell’uomo, effetto della grazia di Dio. È la sua forma intatta, così come il Signore la concede: per questo «pace» non appare tanto come antitesi di «guerra» (in senso militare), quanto di «peccato» (lo stato di inimicizia interiore dell’uomo). Del resto, «in pace» è l’espressione ebraica tipica di chi esce incolume da un incidente che avrebbe potuto causargli seri danni fisici. Anche nel Primo Testamento era assente il riferimento alla…
Dalla civiltà della paura alla civiltà della paceUn guizzo di utopiadi Ernesto Balducci Vorrei impegnarmi a una riflessione forse presuntuosa, comunque un po' complessa, articolata, capace di assumere il tema della pace come tema totalizzante, che riconduce in sé gli aspetti diversi dei processi innovativi del nostro tempo, e capace quindi di suggerire una strategia globale, dove le varie battaglie per il rinnovamento possono ritrovare unità e coordinamento reciproco. Vorrei sostenere la tesi che il nostro impegno per la pace non può più essere inteso come volto semplicemente a deprecare la guerra e a invocare il disarmo. Se vuole rispondere…

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