Elezioni nella Repubblica democratica del Congo.
La chiesa cattolica non è rimasta indifferente di fronte a un avvenimento che riguarda la vita di tutti i cittadini.
Metà dei quali è cattolico.
L’esortazione post-sinodale, una sintesi
Il 2° Sinodo africano (Roma, ottobre 2009) era incentrato su riconciliazione, giustizia e pace. Muovendo da qui, il Papa ha dettato le linee di un'evangelizzazione che si fa carico di responsabilità teologiche e sociali.
Durante la sua visita in Benin (18-20 novembre 2011), Benedetto XVI ha divulgato l'esortazione apostolica post-sinodale Africae munus, come risposta ufficiale al 2° Sinodo africano dell'ottobre 2009.
Cosa si può sperare dal confronto-negoziato sul mercato del lavoro tra governo e parti sociali, faticosamente avviato dopo molte incertezze e che, mentre scriviamo, sta procedendo, per usare un immagine manzoniana che rende l'idea, "a corserelle e fermatine"?
Qui ci vuole più impegno
Poca chiarezza sui cattolici in politica. Serve più dialogo con le religioni tradizionali africane. Rivolgersi alla famiglia è riduttivo: ci sono diversi tipi di famiglie. La donna non è solo madre e sposa. Sono le quattro aree dell'Esortazione che necessitano di ulteriori approfondimenti.
Il tema dei cattolici nella vita pubblica ricorre più volte nell'Africae munus. I cattolici, in particolare i laici, sono chiamati a testimoniare la loro fede attraverso il proprio lavoro.
Un altro martire cristiano in un paese senza pace
Shahbaz Bhatti, 42 anni, era il ministro per le minoranze religiose in Pakistan, cattolico e unico non musulmano nel governo. È stato assassinato dai talebani a Islamabad, il 2 marzo 2011, colpito da 25 proiettili.