Famiglia Giovani Anziani

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Problematiche Giovanili (66)

Martedì, 01 Marzo 2005 15:47

Motivazione e autostima

Programmi, sogni ed imprevisti"Quando Peter Fortune aveva10 anni, i grandi dicevano che era un bambino difficile. Lui però noncapiva in che senso. Non si sentiva per niente difficile. Nonscaraventava le bottiglie del latte contro il muro del giardino, non sirovesciava in testa il ketchup facendo finta che fosse sangue, eneppure se la prendeva con le caviglie di sua nonna quando giocava conla spada, anche se ogni tanto aveva pensato di farlo." In questa lunga e calda estate sono stati molti glispunti per riflettere su quanto scrivere in questo articolo: èpossibile pensare che determinate esperienze, che far fare ai ragazzicerte cose…
Martedì, 01 Marzo 2005 15:38

Motivazione e autostima

Motivazione e autostima Aspetti psicologici dell’apprendimento Il soggetto, se ottiene rinforzi positivi, interiorizza un sistema di autogratificazione che gli consente di padroneggiare sempre di più le strategie finalizzate al raggiungimento di determinati obiettivi.
Martedì, 01 Marzo 2005 15:36

Pedagogia dell’errore

Pedagogia dell’errore(Con particolari riferimenti al mondo scout)"Perché- si domandava Pinocchio – perché andare per la strada è una bruttacosa, mentre andare a scuola è ben? A me sembra il contrario, pensava;mi sembra che per le strade ci siano tante cose da vedere, mentre ascuola c’è poco spazio e bisogna per forza stare fermi, non farerumore, con un maestro che è già cambiato tre volte dall’iniziodell’anno" (Canevaro, 1976). Imparare significa spesso nella mente di tutti noie, soprattutto, dei nostri ragazzi, fare fatica, significa dovere,competizione, soprattutto attenzione a non sbagliare…"La scuola" – diceva Don Milani – "è come un ospedale che cura…
Martedì, 01 Marzo 2005 15:34

La penna che sa - Parte 3/3

La penna che sa 3/3
Martedì, 01 Marzo 2005 15:30

La penna che sa - Parte 2/3

La penna che sa 2/3
Martedì, 01 Marzo 2005 15:28

La penna che sa - Parte 1/3

La penna che sa - Parte 1/3
Martedì, 01 Marzo 2005 15:25

Maschi e femmine dai 7 ai 20 anni

Maschi e femmine dai 7 ai 20 anniPremessa metodologica.Ogni lettura sulle differenze tra maschi e femmine può essere fatta inchiave biologica, psicologica e sociale ma questa divisione è puramentescientifica perché tutti gli aspetti delle differenze si integrano eciò appare il più delle volte di difficile interpretazione.Una seconda premessa si basa sulla modalità diosservazione che può essere qualitativa e quantitativa. Mentre alcunedifferenze qualitative sono evidenti e si riportano essenzialmente sulversante biologico (caratteri sessuali primari: sviluppo degliattributi genitali, distribuzione dei peli, ecc.) le differenze sulversante psicologico sono più frequentemente di ordine quantitativo equindi vanno lette più nel campo della possibilità che della…
Martedì, 01 Marzo 2005 15:23

Psicologia dello zerbino

Psicologia dello zerbinoAspetti psicologici del simboloRiflessioni educative per educatori (scout)All’iniziodel mese di dicembre ho acquistato due zerbini per l’uscio di casa miache ha due porte; i vecchi zerbini, logori dal tempo e dalla polverelavica che dall’autunno ultimo domina la Sicilia orientale sono andatiin pensione. La negoziante aveva gli ultimi due zerbini con unasimpaticissima forma, uno di chiocciola e l’altro di farfalla;praticamente non sono stato io a scegliere loro, ma loro a scegliere me.Durante le vacante i tanti amici che sono venuti atrovarmi hanno visto i due zerbini e hanno rilevato sulla mia sceltache poteva essere simbolica… può darsi! Oggi, finite…
Simboli veriIl ruolo dell’educatore oggiRiflessione sui simboli per un ambiente scout"Momo indietreggiò spaventata, ma poi rispose senza volerlo:"Buongiorno, io mi chiamo Momo". Di nuovo lo bambola mosse le labbra edisse: "Ti appartengo, perciò tutti ti invidiano". "Non creo che tu siamia" fece Momo. "Penso invece che ti abbiano persa qui". Prese labambola e la sollevò da terra. Allora le sue labbra si mossero ancora edisse: "Voglio avere più cose". Ah si? Replicò Momo, pensosa. "Non sose io ho delle cose che vanno bene per te... Ma aspetta un po', tifaccio vedere la mia roba e tu mi dici quello che…
In questa nostra epoca, che qualcuno ha definito dell'individualismo di massa, il singolo individuo rischia di perdersi. E soprattutto chi sta crescendo. L’individualismo di massa propone un punto d'arrivo, una meta, che viene definito in vari modi, da benessere a ricchezza e potere, a vita tranquilla e senza pensieri. Ma questo obiettivo non basta a orientare.
Una generazione che non ha più rotte, ma sprofonda nel presenteEppure i giovani in carne ed ossa riservano pure sorprese, confortanti, per fortunaInchiesta Censis su panorama giovanile nei pressi dell’esperienza religiosa e non soloDavvero non si sa più come fare ariflettere sulla realtà giovanile. A tu per tu, si scoprono storie,vicende, esperienze…che stupiscono in positivo ed in negativo. Sonogiovani in carne ed ossa, che non si possono scansare facilmente. Poiperò si deve fare i conti con gli osservatori che scrutano il"fenomeno". In particolare con le inchieste, che tentano di fotografareun mondo molto sfaccettato. Quello dei giovani appunto. Che presiinsieme e…
Martedì, 01 Marzo 2005 14:07

I segnali di disagio nelle varie età

Per noi adulti è spesso difficile comprendere i segnali di disagio che i bambini e i ragazzi manifestano... quante volte alla domanda di rito "come stai?" il bambino risponde bene anche quando è visibilmente agitato, in imbarazzo o comunque in difficoltà? Probabilmente sempre. Non è infatti nella comunicazione verbale intenzionale che si possono rintracciare questi segnali ed è per ciò che il comportamento risulta un osservatorio privilegiato.

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