I Dossier

Dossier Pace (139)

La “violenza” della mitezza, nuova sapienza dell'umanitàdi Giovanni NicoliniIl mondo è invaso da odio e inimicizia. Ma Dio lo ama così com’è. E tramite Gesù ci insegna “tecniche di pace” che anche oggi indicano una diversa prospettiva della storia, non sottomessa alla prepotenza della morte.Ma a voi che ascoltate, io dico: (.. .)A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra. (Luca 6,27-38) Il cristianesimo non è né ideologia né utopia né idealismo. È la grande avventura della Parola di Dio nella storia dell’umanità. È il precipitare di Dio nella nostra ferita, sino al farsi Carne del Verbo e sino…
Religioni e pace. Nello spirito di AssisiLa fede… non è mai troppadi Giovanni Genre DOMANDA Quella che avete presentato non è un’eccessiva demonizzazione della religione?Ho enfatizzato la distinzione fra religione e fede, perché oggi la religione è troppo forte e la fede troppo debole; è necessario un maggior riequilibrio ma religione e identità non sono valori da abolire. Il cristianesimo deve mantenere distinte fede e religione. In tutti i vangeli Gesù polemizza duramente con coloro che ne mescolano i piani. Con Karl Barth, andrei oltre la distinzione arrivando a contrapporle. Nella visione, assai «protestante», di questo importante teologo del xx…
Religioni e pace. Nello spirito di Assisi Troppa religione crea conflittidi Giampiero Comolli Per affrontare correttamente il tema proposto è indispensabile distinguere fra fede e religione che, pur strettamente implicate l’una all’altra, restano distinte e non sovrapponibili. La religione rimanda a una dottrina, a un itinerario etico e ascetico da percorrere per raggiungere una meta: è un movimento dal basso verso l’alto, che ha come protagonista l’homo religiosus. La fede implica invece l’annuncio di un evento da accogliere, un’iniziativa divina che ci precede e che suscita una risposta: è un movimento dall’alto verso il basso, di un Dio che viene.…
La cooperazione del giorno prima e della riconciliazionedi Massimo Toschi Il tempo della guerra, i cui segni crescono ben oltre il dato puramente militare, pone una domanda radicale anche alla cooperazione. Quando la guerra in Iraq degenera in guerra civile e lo scontro di civiltà rischia di diventare una delle chiavi per leggere il nostro tempo, quando la povertà come guerra arriva a cifre indicibili, non ci possiamo accontentare di una qualunque cooperazione. Se la cifra di questo tempo è la guerra, sia quella guerreggiata, sia quella esibita delle culture, sia quella invisibile delle grandi povertà, la cifra della cooperazione…
Mercoledì, 20 Febbraio 2008 00:04

Guerra e mutamento (Rosalinda Gaudiano)

Guerra e mutamentodi Rosalinda GaudianoIl conflitto è un elemento costitutivo della dinamica sociale. Quando esso costituisce operazione di scambio e di negoziazione e s'impone in positivo nei rapporti fra le persone e i gruppi, i mutamenti che ne derivano non sono causati da comportamenti violenti e sanguinari. Il conflitto che invece da spazio a forme di violenza incontrollate, che sfociano in veri e propri atti di guerra o rappresaglia, è da attribuire ad un sentimento di deumanizzazione nei confronti dell'altro. L'atto violento, sanguinario avviene, da parte di chi lo compie, in riferimento ad uno schema mentale che definisce la propria…
Religioni: sorelle, non nemichedi André Chouraqui Tutto è stato vissuto, detto e scritto sui conflitti che ancora oggi insanguinano il mondo. L'essenziale lo esprime la Bibbia nella descrizione del primo delitto, quello di Caino che uccide Abele (Genesi 4,8). Abele e Caino sono fratelli. Uno è pastore, l'altro agricoltore. Essi non accettano la loro diversità. Sono lacerati dalla gelosia fino al delitto. Data l'unità della razza umana, nata da un'unica coppia - Adamo ed Eva -, tutti gli umani sono necessariamente fratelli. Ogni omicidio è un fratricidio. Si apre così la via al primo e al più difficile dovere dell'uomo…
Religioni e pace. Nello spirito di AssisiEBRAISMOPiù vicini a Dio, più luce ci saràdi Rabbino David Sciunnach DOMANDA Dio è unico, le religioni sono tante, cosa sono ed a cosa servono?La diversità fa anche la qualità, esistono tante vie per arrivare a Dio quante sono le persone.Le religioni sono aspetti della realtà umana, tradizioni che Dio ha dato. Un racconto descrive le relazioni fra gli uomini, significativo anche per le religioni: «Se tutti stanno sulla tolda della nave non c’è problema; non è così se qualcuno viene lasciato senz’acqua da bere nella stiva. Per liberarsi non si preoccuperà di forare…
La pace fugge dal campo dei vincitoridi Raimon PanikkarIntervista al filosofo,chimico, teologo, figlio di madre spagnola e padre indiano. E' un mistodi varie culture e spiritualità. Una figuraagile ed elegante; il corpo lungo e sottile avvolto in una tunicabianca. Il suo volto è abbronzato, ricco di un sorriso aperto eimmediatamente comunicativo. Può darci una definizione di pace e guerra oggi?“La nostra cultura tecnocratica, che attraverso il cultodell’accelerazione ha trasgredito i ritmi naturali della natura e dellamente, ha prodotto una società che, oltre a non avere la pace, ne rendedifficile e urgente la realizzazione ai nostri giorni. Ciò nonsignifica che i…
Martedì, 08 Gennaio 2008 00:48

La nonviolenza è lotta (Massimiliano Fortuna)

Antologia capitinianaLa nonviolenza è lottadi Massimiliano Fortuna Non ci si stancherà mai di ripetere che Capitini merita d’essere più letto, più diffuso. Contribuirvi costituisce un piccolo dovere filosofico, un comandamento laico che sono invitati a seguire quanti non vogliano arrestarsi alle contrapposte retoriche militariste e pacifiste, ma prender sul serio l’idea-azione di pace in tutte le sue scabrose complessità. Merito dunque a chi ci consegna oggi un nuovo strumento. Esce infatti per le edizioni Ets un’antologia di suoi scritti sulla nonviolenza, curata da Mario Martini, che nel corso di circa un decennio ha dedicato a Capitini numerosi interventi e dato…
Religioni e pace. Nello spirito di AssisiISLAM Il dialogo tra esperti non bastadi Camille Eid * All’islam fanno riferimento 1 miliardo e 200 milioni di persone: un quinto della popolazione mondiale. Islam deriva da una radice linguistica araba che indica sottomissione all’unico Dio (in arabo Allah): è il messaggio annunciato da tutti i profeti, da Abramo a Maometto. Al suo tempo (VI sec. d. C.), la penisola arabica era pagana e politeista e la Mecca ne era la capitale. Il Corano, voce di Dio, raccoglie, non cronologicamente, i 24 anni della predicazione di Maometto. Per toni e contenuti, riferendosi a…
Sabato, 01 Dicembre 2007 23:28

Il rifiuto della guerra (Aldo Capitini)

Il rifiuto della guerradi Aldo Capitini Una prova della difficoltà o impossibilità da parte del riformismo e dell'autoritarismo di formare il "nuovo uomo" è nel fatto che l'uno o l'altro sono diposti ad usare lo strumento guerra. Si sa che cosa significa, oggi specialmente, guerra e la sua preparazione: la sottrazione di enormi risorse allo sviluppo civile, la strage di innocenti e di estranei, l'involuzione dell'educazione democratica e aperta, la riduzione della libertà e il soffocamento di ogni proposta di miglioramento della società e delle abitudini civili, la sostituzione totale dell'efficienza distruttiva al controllo dal basso. Tanta è la forza…
Sabato, 01 Dicembre 2007 23:16

Danilo Dolci

Biografia Danilo Dolci Nato a Sesana (Trieste) il 28 giugno 1924 da Enrico, impiegato nelle Ferrovie dello Stato e da Meli Kontely, di origine slava. Studia in Lombardia diplomandosi presso il Liceo Artistico di Breva ed iscrivendosi successivamente alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano. Nel 1943 è arrestato, a Genova, dai nazifascisti e imprigionato riesce a fuggire. Si rifugia nelle montagne abruzzesi per raggiungere da lì, successivamente, Roma. Conosce don Zeno Saltini e condivide con lui per qualche tempo l'esperienza di Nomadelfia, una comunità di accoglienza ai bambini privi di genitori, nata a Fossoli nell'ex campo di concentramento…

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