Che significa amare secondo il vangelo? Per Gesù nessuno ama di più di quando dà la vita propria per gli amici. Amare non è un sentimento, né una benevolenza o beneficenza, ma è qualcosa di più: un dare totale che suppone un ricevere totale.
Nonostante la crisi, non dobbiamo abbiamo paura del futuro perché ci sappiamo, ogni volta più, nelle mani di Dio, e questo nonostante l'ambiente secolarizzato del mondo che ci circonda. La vita religiosa è viva, perché lo Spirito continua a colmarla di vita. Padre Abella e l'attuale momento storico della Vita Consacrata.
Mai il tempo è vissuto in maniera più intensa come quando si pronuncia rivolgendosi a Dio il proprio amen. E difficile da proferire sul passato e lo è anche sul futuro. Insegna a non essere importanti, a sentirsi precari, bisognosi di salvezza.
Dio ha deposto in noi, con la fede e il battesimo, questo nuovo corpo dotato di capacità spirituali nuove e superiori, per neutralizzare l’influenza e l’arroganza dell’uomo vecchio in noi, non tanto dal punto di vista di ciò che percepiamo o sentiamo, quanto dal punto di vista di Dio, della sua immensa giustizia e della sua grande misericordia.
L’intruso è però anche una dolorosa metafora dell’esistenza, che coniuga insieme dolore e fragilità, vita e morte, e che rilancia domande, antiche come le montagne, che non perdono il fascino e la drammaticità di sostare sull’interrogazione e che attivano un movimento di ricerca senza fine.
Infrange gli equilibri, apre il cerchio. Ti spinge sull’orlo del cortile, ti sbatte sulla strada, ti fa sporgere sul pericolo, ti spintona sull’ignoto. Scoordina le leggi della fisica, con la sua intrusione di corpo estraneo. Pensi di morire, se lo fai accomodare; ti terrorizza che prenda piede.
San Benedetto molto chiaramente domanda a chi entra in monastero di essere capace di cercare Dio e vivere con i fratelli; richiede quindi al postulante la capacità di relazione. "Si osservi soprattutto se egli cerca veramente Dio, se si dedica con amore all'Opera di Dio, all'obbedienza e se sa accettare le umiliazioni" (RB 58,7).
La mistica, esperienza che si svolge nella profondità misteriosa dell’incontro uomo-Dio, è il tentativo di cogliere l’esperienza che l’uomo, lungo i secoli, ha fatto di questa presenza, misteriosa e chiara, segreta e luminosa.
Il Frate Jean Christophe de Nadal, o.p., del convento di Rennes, ci invita ad imparare a pregare seguendo quel grande oratore che fu Mons. Jacques Bénigne Bossuet, Vescovo di Meaux (1627-1704).
Suor Maria, O. P., domenicana del monastero di Langeac, ci propone di capire meglio ciò che Gesù ha voluto insegnarci, parlando del Vangelo rivelato in modo speciale ai piccoli. Egli stesso è nella sua Incarnazione e nella sua Passione, il “piccolo” per eccellenza” che giubila proprio, quando già si profila l’insuccesso della sua missione.