Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 molti fedeli e sacerdoti russi ortodossi si trovarono in esilio fuori dall’Unione Socvietica. Un gruppo di vescovi russi ortodossi si incontrarono nel 1920 a Costantinopoli per formare una Chiesa autonoma che ristabilisse le relazioni con il Patriarcato di Mosca non appena le circostanze lo permettessero.

Ho sempre creduto che per ritrovare l’unità visibile bisognasse riconoscere il "nostro" Cristo nella fede degli altri. Ora penso che si possa andare avanti, imparando anche a riconoscere lo stesso Cristo nelle parole e nelle confessioni degli apostoli.

La condizione dei deportati fu modificata in modo spettacolare dalla presa di Babilonia da parte di Ciro, nel 539. Con essa egli aggiunse alle sue conquiste tutto l'Impero neobabilonese e le comunità dei deportati ebbero la possibilità di ritornare nella loro patria. Una parte degli esiliati di Giuda rientrò così dopo una deportazione di quasi cinquant'anni, ma un numero significativo rimase là, a Babilonia.

Martedì, 29 Giugno 2010 19:06

Una comunità senza tempio (Jacques Briend)

L’esame particolareggiato dei testi biblici che risalgono all'epoca dell'Esilio permette di cogliere gli importanti cambiamenti che si sono prodotti nella vita religiosa degli Ebrei di Babilonia, privati del Tempio.

Martedì, 29 Giugno 2010 18:56

Sui fiumi di Babilonia (Jean-Luc Pouthier)

La Bibbia è nata a Babilonia. Come è nata sul Nilo, e a Gerusalemme. La Bibbia non ha né autore, né luogo unico di nascita. In compenso, nessuno potrebbe esagerare l'importanza di Babilonia nella Bibbia.

Da una decina d'anni si è affermata la «prova» di una composizione «tardiva» della parte essenziale dell'Antico Testamento, al punto da suscitare talora reazioni polemiche.

Venerdì, 04 Giugno 2010 21:29

Guru Nanak (Francisco Josè Luis)

"Né hindù, né musulmano”, questa espressione del fondatore del Sikhismo. nato nel 1469 in un villaggio nel cuore del Pandjab, riassume la sua concezione di una religione che unisca gli uomini animati da una sincera sete del Divino.

Dal 1976 centinaia di occidentali si sono ritirati dal mondo per tre anni, tre mesi e tre giorni, per un ritiro secondo la tradizione tibetana. Christian Bruyat racconta la sua esperienza.

Vicina al Dalai Lama, di cui è stata una delle prime traduttrici in francese e di cui rimane uno dei  portavoce in Occidente, Claude B. Lavenson racconta l’uomo, al di là della leggenda.

Il Tibet è stato invaso dall’armata della Repubblica popolare di Cina nel 1950. Da allora non sono mai cessate le estorsioni contro la popolazione, malgrado gli appelli pacifisti del dalai lama.

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