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Sabato, 15 Gennaio 2005 12:44

Inno Akathistos alla Madre di Dio

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INNO AKATHISTOS

traduzione di P. Ermanno M. Toniolo OSM
Ed. Centro di Cultura Mariana, Roma

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Kondak dell'Akathistos (greco)

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Kondak dell'Akathistos (D.Allemanov)

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Kondak dell'Akathistos (P.Gimenez)

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Si ringraziano i Monaci del Monastero Ecumenico di Chevetogne ed in particolare P.Thomas Pott per aver acconsentito alla pubblicazione dei brani



Parte Narrativa

Il più eccelso degli Angeli fu mandato dal cielo

per dir "Ave" alla Madre di Dio.




Al suo incorporeo saluto

vedendoti in Lei fatto uomo, Signore,

in estasi stette,

acclamando la Madre così:

Ave, per Te la gioia risplende;

Ave, per Te il dolore s'estingue.

Ave, salvezza di Adamo caduto;

Ave, riscatto del pianto di Eva.

Ave, Tu vetta sublime a umano intelletto;

Ave, Tu abisso profondo agli occhi degli Angeli.

Ave, in Te tu elevato il trono del Re;

Ave, Tu porti Colui che il tutto sostiene.

Ave, o stella che il Sole precorri;

Ave, o grembo del Dio che s'incarna.

Ave, per Te si rinnova il creato;

Ave, per Te il Creatore è bambino.

Ave, Vergine e Sposa!

Ben sapeva Maria

d'esser Vergine sacra

e così a Gabriele diceva:

"Il tuo singolare messaggio

all'anima mia incomprensibile appare:

da grembo di vergine

un parto predici, esclamando: Alleluia!".

Desiava la Vergine

di capire il mistero

e al nunzio divino chiedeva:

"Potrà il verginale mio seno

mai dare alla luce un bambino? Dimmelo!". E Quei riverente

acclamandola disse così:

Ave, Tu guida al superno consiglio;

Ave, Tu prova d'arcano mistero.

Ave, Tu il primo prodigio di Cristo;

Ave, compendio di sue verità.

Ave, o scala celeste che scese l'Eterno;

Ave, o ponte che porti gli uomini in cielo.

Ave, dai cori degli Angeli cantato portento;

Ave, dall'orde dei dèmoni esecrato flagello.

Ave, la Luce ineffabile hai dato;

Ave, Tu il "mondo" a nessuno hai svelato.

Ave, la scienza dei dotti trascendi;

Ave, al cuor dei credenti risplendi.

Ave, Vergine e Sposa!

La Virtù dell'Altissimo

adombrò e rese Madre

la Vergine ignara di nozze:

quel seno, fecondo dall'alto,

divenne qual campo ubertoso per tutti,

che vogliono coglier salvezza

cantando cosi. Alleluia!

Con in grembo il Signore

premurosa Maria

ascese e parlò a Elisabetta.

Il piccolo in seno alla madre

sentì il verginale saluto, esultò,

e balzando di gioia

cantava alla Madre di Dio:

Ave, o tralcio di santo Germoglio;

Ave, o ramo di Frutto illibato.

Ave, coltivi il divino Cultore;

Ave, dài vita all'Autor della vita.

Ave, Tu campo che frutti ricchissime grazie;

Ave, Tu mensa che porti pienezza di doni.

Ave, un pascolo ameno Tu fai germogliare;

Ave, un pronto rifugio prepari ai fedeli.

Ave, di suppliche incenso gradito;

Ave, perdono soave del mondo.

Ave, clemenza di Dio verso l'uomo;

Ave, fiducia dell'uomo con Dio.

Ave, Vergine e Sposa!

Con il cuore in tumulto

fra pensieri contrari

il savio Giuseppe ondeggiava:

tuttora mirandoti intatta

sospetta segreti sponsali, o Illibata!

Quando Madre ti seppe

da Spirito Santo, esclamò: Alleluia!

I pastori sentirono

i concerti degli Angeli

al Cristo disceso tra noi.

Correndo a vedere il Pastore,

lo mirano come agnellino innocente

nutrirsi alla Vergine in seno,

cui innalzano il canto:

Ave, o Madre all'Angello-Pastore;

Ave, recinto di gregge fedele.

Ave, difendi da fiere maligne;

Ave, tu apri le porte del cielo.

Ave, per Te con la terra esultano i cieli;

Ave, per Te con i cieli tripudia la terra.

Ave, Tu sei degli Apostoli la voce perenne;

Ave, dei Martiri sei l'indomito ardire.

Ave, sostegno possente di fede;

Ave, vessillo splendente di grazia.

Ave, per Te fu spogliato l'inferno;

Ave, per Te ci vestimmo di gloria.

Ave, Vergine e Sposa!

Osservando la stella

che guidava all'Eterno

ne seguirono i Magi il fulgore.

Fu loro sicura lucerna

andando a cercare il Possente, il Signore.

Al Dio irraggiungibile giunti,

l'acclaman beati: Alleluia!

Contemplarono i Magi

sulle braccia materne

l'Artefice sommo dell'uomo.

Sapendo ch'Egli era il Signore

pur sotto l'aspetto di servo, premurosi

gli porsero i doni

dicendo alla Madre beata:

Ave, o Madre dell'Astro perenne;

Ave, aurora di mistico giorno.

Ave, fucine d'errori tu spegni;

Ave, splendendo conduci al Dio vero.

Ave, l'odioso tiranno sbalzasti dal trono;

Ave, Tu il Cristo ci doni clemente Signore.

Ave, sei Tu che riscatti dai riti crudeli;

Ave, sei Tu che ci salvi dall'opre di fango.

Ave, TU il culto distruggi del fuoco;

Ave, Tu estingui la fiamma dei vizi.

Ave, Tu guida di scienza ai credenti;

Ave, Tu gioia di tutte le genti.

Ave, Vergine e Sposa!

Banditori di Dio

diventarono i Magi

sulla via del loro ritorno.

Compirono il tuo vaticinio

e Te predicavano, o Cristo, a tutti,

noncuranti d'Erode, lo stolto,

incapace a cantare: Alleluia!

Irradiando all' Egitto

lo splendore del vero,

dell'errore scacciasti la tenebra:

ché gl'idoli allora, o Signore,

fiaccati da forza divina, caddero;

e gli uomini, salvi,

acclamavan la Madre di Dio:

Ave, riscossa del genere umano;

Ave, disfatta del regno d'inferno.

Ave, Tu inganno ed errore calpesti;

Ave, degl'idoli sveli la frode.

Ave, Tu mare che inghiotti il gran Faraone;

Ave, Tu roccia che effondi le Acque di Vita.

Ave, colonna di fuoco che guidi nel buio;

Ave, riparo del mondo più ampio che nube.

Ave, datrice di manna celeste;

Ave, ministra di sante delizie.

Ave, Tu mistica terra promessa;

Ave, sorgente di latte e di miele.

Ave, Vergine e Sposa!

Stava già per lasciare

questo mondo fallace

Simeone, ispirato vegliando.

Qual pargolo a lui fosti dato

ma in Te riconobbe il Signore perfetto,

e ammirando stupito

l'eterna sapienza esclamò: Alleluia!





Parte Tematica



Di natura le leggi
innovò il Creatore
apparendo tra noi, suoi figlioli:
fiorito da grembo di Vergine,
lo serba qual era da sempre, inviolato:
e noi che ammiriamo il prodigio
cantiamo alla Santa:
Ave, o fiore di vita illibata;
Ave, corona di casto contegno.
Ave, Tu mostri la sorte futura;
Ave, Tu sveli la vita degli Angeli.
Ave, magnifica pianta che nutri i fedeli,
Ave, bell'albero ombroso che tutti ripari.
Ave, Tu in grembo portasti la Guida agli erranti;
Ave, Tu desti alla luce Chi affranca gli schiavi.
Ave, Tu supplica al Giudice giusto;
Ave, perdono per tutti i traviati.
Ave, Tu veste ai nudati di grazia;
Ave, amore che vinci ogni brama.
Ave, Vergine e Sposa!
Tale parte ammirando,
ci stacchiamo dal mondo
e al cielo volgiamo la mente.
Apparve per questo fra noi
in umili umane sembianze l'Altissimo
per condurre alla vetta
coloro che lieti l'acclamano: Alleluia!



Era tutto qui in terra
e di sé tutti i cieli
riempiva il Dio Verbo infinito:
non già uno scambio di luoghi,
ma un dolce abbassarsi di Dio verso l'uomo
fu il nascer da Vergine,
Madre che tutti acclamiamo:
Ave, Tu sede di Dio, l'infinito;
Ave, Tu porta di sacro mistero.
Ave, dottrina insicura per gli empi;
Ave, dei pii certissimo vanto.
Ave, o trono più santo del trono cherubico;
Ave, o seggio più bello del seggio serafico.
Ave, o Tu che congiungi opposte grandezze,
Ave, o Tu che sei in una e Vergine e Madre.
Ave, per Te tu rimessa la colpa;
Ave, per Te il paradiso fu aperto.
Ave, o chiave del regno di Cristo;
Ave, speranza di eterni tesori.
Ave, Vergine e Sposa!



Si stupirono gli Angeli
per l'evento sublime
della tua Incarnazione divina;
ché il Dio inaccessibile a tutti
vedevano fatto accessibile, uomo,
dimorare fra noi e da ognuno sentirsi acclamare: Alleluia!

Gli oratori brillanti
come pesci son muti
per Te, Genitrice di Dio:
del tutto incapaci di dire
il modo in cui Vergine e Madre Tu sei.
Ma noi che ammiriamo il mistero
cantiamo con fede:
Ave, sacrario d'eterna Sapienza;
Ave, tesoro di sua Provvidenza.
Ave, Tu i dotti riveli ignoranti,
Ave, Tu ai rètori imponi il silenzio.
Ave, per Te sono stolti sottili dottori;
Ave, per Te vengon meno autori di miti.
Ave, di tutti i sofisti disgreghi le trame;
Ave, Tu dei pescatori riempi le reti.
Ave, ci innalzi da fonda ignoranza;
Ave, per tutti sei faro di scienza.
Ave, Tu barca di chi ama salvarsi;
Ave, Tu porto a chi salpa alla Vita.
Ave, Vergine e Sposa!



Per salvare il creato
il Signore del mondo
volentieri discese quaggiù,
Qual Dio era nostro Pastore,
ma volle apparire tra noi come Agnello:
con l'umano attraeva gli umani, qual Dio l'acclamiamo: Alleluia!

Tu difesa di vergini,
Madre Vergine, sei,
e di quanti ricorrono a Te:
ché tale ti fece il Signore
di tutta la terra e del cielo, o Illibata,
abitando il tuo grembo
e invitando noi tutti a cantare:
Ave, colonna di sacra purezza;
Ave, Tu porta d'eterna salvezza,
Ave, inizio di nuova progenie;
Ave, datrice di beni divini.
Ave, Tu vita hai ridato ai nati nell'onta;
Ave, hai reso saggezza ai privi di senno.
Ave, o Tu che annientasti il gran seduttore;
Ave, o Tu che dei casti ci doni l'Autore.
Ave, Tu grembo di nozze divine;
Ave, che unisci i fedeli al Signore.
Ave, di vergini alma nutrice;
Ave, che l'anime porti allo Sposo.
Ave, Vergine e Sposa!



Cede invero ogni canto
che presuma eguagliare
le tue innumerevoli grazie.
Se pure t'offrissimo inni
per quanti i granelli di sabbia, Signore,
mai pan saremmo a' tuoi doni
che desti a chi canta: Alleluia!

Come fiaccola ardente
per chi giace nell'ombre
contempliamo la Vergine Santa,
che accese la luce divina
e guida alla scienza di Dio tutti,
splendendo alle menti,
e da ognuno è lodata col canto:
Ave, o raggio di Sole divino;
Ave, o fascio di Luce perenne.
Ave, rischiari qual lampo le menti;
Ave, qual tuono i nemici spaventi.
Ave, per noi sei la fonte dei sacri Misteri;
Ave, Tu sei la sorgente dell'Acque abbondanti.
Ave, in Te raffiguri l'antica piscina;
Ave, le macchie detergi dei nostri peccati.
Ave, o fonte che l'anime mondi,
Ave, o coppa che versi letizia.
Ave, fragranza del crisma di Cristo;
Ave, Tu vita del sacro banchetto.
Ave, Vergine e Sposa!
Condonare volendo
ogni debito antico
fra noi il Redentore dell'uomo
discese e abitò di persona:
fra noi che avevamo perduto la grazia. Distrusse lo scritto del debito,
e tutti l'acclamano: Alleluia!



Inneggiando al tuo parto
l'universo ti canta,
qual tempio vivente, o Regina!
Ponendo in tuo grembo dimora
Che il tutto in sua mano contiene, il Signore, tutta santa ti fece e gloriosa
e c'insegna a lodarti:
Ave, o "tenda" del Verbo di Dio;
Ave, più grande del "Santo dei Santi".
Ave, Tu "arca" da Spirito aurata;
Ave, "tesoro" inesausto di Vita.
Ave, diadema prezioso dei santi sovrani;
Ave, dei pii sacerdoti Tu nobile vanto.
Ave, Tu sei per la Chiesa qual torre possente;
Ave, Tu sei per l'Impero qual forte muraglia.
Ave, per Te innalziamo trofei;
Ave, per Te cadon vinti i nemici.
Ave, Tu farmaco delle mie membra;
Ave, salvezza dell'anima mia.
Ave, Vergine e Sposa!



Grande ed inclita Madre,
Genitrice del sommo
fra i Santi, santissimo Verbo,
or degnati accogliere il canto!
Preservaci da ogni sventura, tutti!
Dal castigo che incombe
Tu libera noi che gridiamo: Alleluia!

Letto 6931 volte Ultima modifica il Martedì, 23 Aprile 2013 09:11

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