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Martedì, 23 Novembre 2004 13:48

Polifonia su un argomento delicato

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CRISTIANESIMO.

Polifonia su un argomento delicato

 

I Paesi Bassi sono stati in aprile 2001, il primo paese del mondo a riconoscere il matrimonio omosessuale, includendo il diritto all’adozione di bambini. Altri paesi hanno istituto dei contratti di partenariato civile in Europa del Nord, in Francia, in Ungheria, in Portogallo, in Spagna, ecc. Il dibattito appassiona in Canada l’opinione pubblica. È stato rilanciato negli Stati Uniti, dove la Corte Suprema ha dichiarato contraria alla Costituzione federale una legge del Texas che penalizzava la sodomia.

 

Tutto ciò non è del gusto  vaticano che in un documento  in data del 31 luglio 2003, dalla penna del cardinale Ratzinger ha condannato ogni forma di unione omosessuale: “ Nessuna ideologia  può cancellare dallo spirito questa certezza che il matrimonio esiste solo fra due persone di sesso differente.” Il Vaticano spinge gli uomini politici cattolici a reagire dappertutto nel mondo per bloccare delle legislazioni che  appaiono, appunto al Vaticano,  contro natura.

 

Mentre Roma chiude con il catenaccio, altre Chiese si interrogano: si debbono benedire le unioni civili omosessuali dove esistono? Dei gay possono accedere alle funzioni di ministri del culto? Spunta la Chiesa episcopaliana degli Stati Uniti che benedice le coppie omosessuali. Anche nei paesi scandinavi, coppie omosessuali che risultano civilmente come partners davanti all’amministrazione comunale possono richiedere una cerimonia religiosa, però ciò dipende dalla buona volontà del pastore locale. In Svizzera anche, come nei Paesi Bassi, la pratica delle benedizioni non è insolita.

 

La questione dell’accesso degli omosessuali alla funzione di ministro del culto è più delicata. Il problema si pone nelle Chiese protestanti di tradizione liberale, come pure nella Comunione Anglicana. Per ragioni di ordine etico e teologico ci si chiede se il gay o la lesbica,  può essere accolto in una chiesa, in nome di che cosa sarebbe escluso del lavoro pastorale o della presidenza e della guida della comunità? Una differenza di comportamento sessuale può giustificare una differenza di statuto nella Chiesa e il divieto di esercitare alcuni compiti all’altare? Una consultazione è in corso su questi problemi nella Chiesa riformata, la più importante Chiesa protestante in Francia.

 

Letto 1664 volte Ultima modifica il Giovedì, 30 Dicembre 2004 19:40

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