Intervento del presidente del Masci (Riccardo Della Rocca)
Vorrei partire da un’osservazione sull’attualità. Questa fine del 2011 ha visto una ripresa dell’interesse per l’impegno socio-politico e in particolare per la politica dei credenti per la politica.
Prima l’incontro di Todi, forse anche eccessivamente enfatizzato. Poi l’incontro “Concilio, Costituzione, Cittadinanza” di altre associazioni di laici credenti.
La Speranza cristiana
È impossibile vivere senza sperare. O quantomeno sarebbe difficile, se non impossibile, cogliere pienamente il senso della propria esistenza e la ragione per cui si nasce se non si spera in qualcuno o in qualcosa. Certo, già qui ci si potrebbe chiedere perché la speranza si dimostri essenziale per l’essere umano: che cos’è? Da dove viene? Quali sono le sue fondamenta?
Il mondo di oggi ci appare a prima vista come un camminare senza speranza e senza direzione nel buio di una foresta. Si cammina con lo sguardo basso, si cammina incupiti nella foresta di molteplici segni, di infinite attività, di tanti (troppi) messaggi, di ambivalenti sentimenti.
I COLORI DELLA SPERANZA
Gli anni del postconcilio sono stati caratterizzati anche da una rinascita della teologia della speranza, ed è da sperare, anche della virtù teologale della speranza. Con la costituzione pastorale Gaudium et Spes, con cui si concludeva il concilio, si è dato spazio, già nel titolo, a questa virtù costitutiva dello specifico cristiano, ma piuttosto trascurata nella teologia scolastica e successive, fino ai nostri giorni.
IL “SI” DI ESSERE UOMO ovvero I sentieri del Sole
In un’ultima nota del suo diario, Dag Hammarkjöld, Segretario Generale dell’ONU, pensatore di raro intuito religioso, ucciso in Africa nel 1961, scrive: “Non so Chi o che cosa abbia posto la domanda… Non mi ricordo di avere risposto. Ma un giorno ho risposto sì a Qualcuno o a Qualcosa. E, da quel momento, ero sicuro che la mia vita avesse un senso”.
Quando NINO, mio marito, durante il rito dell'ESTREMA UNZIONE, (era fuori conoscenza da due giorni) si drizzò sui cuscini ed intonò il GLORIA, lui che non riusciva più a parlare, ci sembrò che QUALCUNO venisse a visitarci.
Speranza cercasi
La conclusione di un racconto del romanziere greco Antonis Samarakis...
Quando entrò nel bar, quel pomeriggio, era ancora presto. Si sedette a un tavolo dietro la grande vetrata che dava sul viale. Ordinò un caffè.
Il Dio della speranza
Paura e speranza sono per così dire il pungolo nella vita. Non ci lasciano giungere a riposo. Né nella felicità, né nella disperazione troviamo la pace che cerchiamo nel bene o nel male.
Paura e speranza sono per così dire il pungolo nella vita. Non ci lasciano giungere a riposo. Né nella felicità, né nella disperazione troviamo la pace che cerchiamo nel bene o nel male.