Mondo Oggi

Discorso tenuto da Papa Francesco in occasione del 5° Convegno Nazionale della Chiesa Italiana durante l'incontro nella Cattedrale di Firenze con i partecipanti al Convegno, 10.11.2015.
Lunedì, 09 Novembre 2015 10:25

La croce della riforma (Enzo Bianchi)

Più papa Francesco realizzerà la riforma della chiesa, e più pesante sarà la croce sulle sue spalle: accanto al riconoscimento e alla gratitudine dei cristiani che tentano di vivere il vangelo e dei “giusti” anche non cristiani, accanto alla riconoscenza dei poveri, apparirà il disprezzo, la delegittimazione, l’offesa dei poteri mondani, interni ed esterni al mondo ecclesiale.
Questa settimana (25 settembre 2015) la rivista Internazionale pubblica in copertina L’era del postcapitalismo, l’articolo di Paul Mason uscito sul Guardian.
Papa Francesco ha parlato all'assemblea delle Nazioni Unite: cambiamenti climatici e lotta all'esclusione economico-sociale al centro del suo discorso in spagnolo. Appello ai governanti: "Casa, terra e lavoro per tutti".
Non è mia intenzione tracciare un programma o delineare una strategia. Non sono venuto per giudicarvi o per impartirvi lezioni. Confido pienamente nella voce di Colui che “insegna ogni cosa” (cfr Gv 14,26). Consentitemi soltanto, con la libertà dell’amore, di poter parlare come un fratello tra fratelli.
Papa Francesco ha parlato nella sua sede più rappresentativa, di fronte a deputati, senatori e giudici della Corte Suprema. Ricorda la storia di quattro sognatori, Lincoln, Luther King, Dorothy Day e Thomas Merton: "La loro visione continua a ispirarci". Guerra, armamenti, estremismi, tentazioni, pena di morte, famiglia sono alcuni dei temi trattati.
Nel contesto europeo l’Italia appare ai piani bassi della classifica, con il 17 per cento di early school leavers registrati nel 2013. Un dato che posiziona il nostro paese a pari merito con la Romania. Ben al di sotto della media dei ventotto paesi europei, pari al 12 per cento.
L’Unhcr sottolinea il problema strutturale della crisi dei profughi che emerge da questo terzo fattore di squilibrio, ossia il fatto che siano i paesi più poveri del sud a sopportare il peso maggiore della crisi.
La percentuale di popolazione senza acqua potabile è stata dimezzata, ma ancora 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici puliti e sicuri. Più colpite donne e bambine, che rischiano l’esclusione sociale.
Le migrazioni sono molto più di un fenomeno, di un dibattito o di un problema. Sono povertà e umiliazione. Lacrime e sangue. Fuga disperata e morte. Si parla di persone. Non di cose o concetti.
Tanti i lavori previsti nel Lazio per il Giubileo. Tra questi anche la riqualificazione dell'ultimo tratto della via Francigena che porterà i fedeli a piedi fino a San Pietro.
Il problema dell’immigrazione sarà una priorità nell’agenda dei governi europei per molto tempo. Sono indispensabili meccanismi che consentano una politica comune europea. L’idea di lasciare la possibilità di non accogliere i migranti dietro pagamento desta varie perplessità.

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