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Venerdì, 14 Aprile 2017 10:26

Domenica di Pasqua – 16 Aprile 2017

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Prima lettura: At 10,34a.37-43

In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.

E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.

E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome».

 

Parola di Dio

 

 

Salmo: 117


Rit.: Dal profondo a te grido, o Signore

 

Alleluia, Alleluia, Alleluia.


Rendete grazie al Signore perché è buono,

perché il suo amore è per sempre.

Dica Israele:

«Il suo amore è per sempre». Rit.


La destra del Signore si è innalzata,

la destra del Signore ha fatto prodezze.

Non morirò, ma resterò in vita

e annuncerò le opere del Signore. Rit.


La pietra scartata dai costruttori

è divenuta la pietra d'angolo.

Questo è stato fatto dal Signore:

una meraviglia ai nostri occhi. Rit.



Seconda lettura: Col 3,1-4


Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove è Cristo, seduto alla destra di Dio; rivolgete il pensiero alle cose di lassù, non a quelle della terra.

Voi infatti siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio! Quando Cristo, vostra vita, sarà manifestato, allora anche voi apparirete con lui nella gloria.

Parola di Dio


Sequenza


Alla vittima pasquale,

s'innalzi oggi il sacrificio di lode.

L'Agnello ha redento il suo gregge,

l'Innocente ha riconciliato

noi peccatori col Padre.

Morte e Vita si sono affrontate

in un prodigioso duello.

Il Signore della vita era morto;

ma ora, vivo, trionfa.

«Raccontaci, Maria:

che hai visto sulla via?».

«La tomba del Cristo vivente,

la gloria del Cristo risorto,

e gli angeli suoi testimoni,

il sudario e le sue vesti.

Cristo, mia speranza, è risorto:

precede i suoi in Galilea».

Sì, ne siamo certi:

Cristo è davvero risorto.

Tu, Re vittorioso,

abbi pietà di noi.

 

 

Canto al Vangelo (1Cor 5,7-8)


Alleluia, alleluia.

Cristo, nostra Pasqua, è stato immolato:

facciamo festa nel Signore.

Alleluia.



Vangelo: (Mt 28, 1-10)


«Dopo il sabato, all'alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l'altra Maria andarono a visitare la tomba. 2Ed ecco, vi fu un gran terremoto. Un angelo del Signore, infatti, sceso dal cielo, si avvicinò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa. 3Il suo aspetto era come folgore e il suo vestito bianco come neve. 4Per lo spavento che ebbero di lui, le guardie furono scosse e rimasero come morte. 5L'angelo disse alle donne: «Voi non abbiate paura! So che cercate Gesù, il crocifisso. 6Non è qui. È risorto, infatti, come aveva detto; venite, guardate il luogo dove era stato deposto.7Presto, andate a dire ai suoi discepoli: «È risorto dai morti, ed ecco, vi precede in Galilea; là lo vedrete». Ecco, io ve l'ho detto».

8Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l'annuncio ai suoi discepoli. 9Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. 10Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».

 

OMELIA

Voi chiedete:

com'è la risurrezione dei morti?

Io non lo so

voi chiedete:

quand'è la risurrezione dei morti?

Io non lo so

voi chiedete c'è una risurrezione dei morti?

Io non lo so ....

io so soltanto quello che voi non chiedete:

la risurrezione di coloro che amano

io so soltanto a che cosa Egli ci chiama:

alla risurrezione qui e ora. (Kurt Marti)

 

Crederà alla risurrezione solo chi crede fortemente nell'amore.

Fare esperienza di risurrezione a noi è concesso unicamente in questa vita, come avvenne a coloro che sperimentarono di essere riportati in vita – alla vita vera – incontrando l'uomo Gesù di Nazareth.

Si tratta di coloro che furono invitati da Gesù a rialzare la testa, ad ascoltare la voce profonda del proprio cuore, a credere fermamente che il proprio desiderio di vita e di felicità era infinitamente più grande di ogni 'tu devi'.

La risurrezione è questione terrena. Gesù non ha fatto altro che gridare ai 'morti' che incontrava: la risurrezione è molto prima della morte e comincia oggi. Vi si entra ogni volta che si sperimenta che la morte cessa di tormentare la vita.

Avvenne così quella mattina di Pasqua, quando donne e uomini, soliti all'amicizia col Maestro,  compresero che la risurrezione è possibile nella misura in cui si crede alla parola del Vangelo e che se fai dell'amore il motivo della tua breve esistenza, non conoscerai più la morte, perché vivere così significa vivere già da risorti (cfr. 1Gv 3, 14).

Risurrezione è credere, qui ed ora, che c'è un'unica strada da percorrere ed è quella della libertà. Come il popolo di Israele che nel deserto partì – finalmente libero – senza avere alcuna meta precisa. L'importante è andare avanti, verso la libertà da tutte le schiavitù che impediscono il compimento dell'umano, di realizzare la propria storia e di crescere in umanità. Occorre solo andare avanti, senza chiedersi che cosa sarà il domani. Quello è nelle mani di Dio, e lo riceverai di giorno in giorno come dono.

Sperimenta la risurrezione chi è fino in fondo fedele a se stesso, alla propria felicità, perché questo è l'unico modo per essere fedeli a Dio.

Si vivrà in un mondo di risorti ogni qualvolta uomini e donne si alzeranno in piedi a risollevare chi è prostrato nella polvere, si batteranno per la dignità degli ultimi e perché la felicità sia finalmente diritto di tutti. In quel momento un pezzo di Pasqua si realizzerà là dove vivremo.

Le donne incontrarono il risorto solo nel momento in cui 'si allontanarono' dal sepolcro e si misero in cammino ricordando – letteralmente 'portando nel cuore' – le parole di Gesù.

Allontanarsi dai luoghi di morte e credere alla potenza del Vangelo, questo significa fare esperienza del Risorto nella nostra vita.

«Chiunque crede in me, non morirà in eterno» (Gv 11, 26). Credere a Gesù risorto vuol dire essere consapevoli che vivendo e incarnando il suo Vangelo, si comincerà a vivere quella che nel Vangelo medesimo viene definita 'vita eterna', ossia una vita d'una qualità così alta da vincere anche la morte.

È questa l'esperienza che devono aver vissuto tutti gli amanti di Gesù, e poi raccontati in chiave mitologica negli episodi di apparizione: essere venuti a contatto per anni con la persona di Gesù di Nazareth, con la sua parola, il suo modo di fare e di trattare l'umana avventura, ha voluto dire rinascere qui ed ora ad una vita che non potrà mai più essere imbrigliata dal potere della morte.

 

 

CAMMINO DELLA SETTIMANA

Due spunti su cui meditare, a Voi cercarne altri:

  • Sperimenta la risurrezione chi è fino in fondo fedele a se stesso, alla propria felicità, perché questo è l'unico modo per essere fedeli a Dio.

  • Nel racconto della passione di Gesù, tutti compiono ciò che non avrebbero voluto compiere!

Buon cammino!


Se hai bisogno di una scheda per guidare la "Liturgia della Parola" sulle letture di questa domenica la troverai qui:

"Una guida sintetica per condurre la Liturgia della Parola"

 

 

Clicca qui per andare all'INDICE di questo TEMA: "Commento ai Vangeli della domenica"

 

Letto 2547 volte Ultima modifica il Venerdì, 21 Aprile 2017 08:55

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