Jean-Arnold de Clermont, presidente della Kek dal 2003 al 2009, organismo che riunisce evangelici e ortodossi del Vecchio Continente, reagisce ai rumors di un’alleanza tra Roma e Mosca in chiave antiprotestante. E ammette che, dopo Sibiu, non è facile prevedere se ci sarà una quarta assemblea ecumenica europea.
Lo scorso 23 febbraio la Conferenza episcopale italiana ha pubblicato il Vademecum per la pastorale delle parrocchie cattoliche verso gli orientali non cattolici, con una presentazione del direttore dell'Ufficio nazionale per l'ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei e dal direttore dell'Ufficio nazionale per i problemi giuridici.
Dal 16 al 23 ottobre 2009 si è tenuta a Cipro l'ultima riunione della Commissione mista di dialogo teologico tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa. All'incontro hanno partecipato venti membri cattolici e la rappresentanza di tutte le Chiese ortodosse con l'eccezione del patriarcato di Bulgaria.
Fin dai suoi inizi, la spiritualità anglicana è stata caratterizzata da tre elementi: profondo approccio personale alla Bibbia, propensione verso il culto liturgico e ritorno alla Chiesa primitiva.
Un gruppo di giovani di diverse Chiese cristiane, che si preparano a svolgere un ministero nella propria comunità, si incontrano. Si conoscono meglio. Diventano amici. E scoprono che il dialogo è parte fondamentale del cammino di fede di ogni cristiano.
È noto che la questione del rapporto tra sinodalità e primato come modalità di esercizio dell'autorità nella Chiesa a livello universale rappresenta il nucleo teologico fondamentale di dissenso tra Chiesa cattolica e Chiesa ortodossa.
Provengo dalla Chiesa Ortodossa Russa. Di queste ultime tre parole le prime due sono le più importanti poiché non esiste una differenza radicale fra le diverse Chiese ortodosse. Che cosa significa Ortodossia? Significa fedeltà alla retta e giusta glorificazione di Dio - prima di tutto con la propria vita.
Nello sviluppo dell’ecumenismo conciliare entra una parolina molto importante si dice che bisogna imparare a conoscere l’”animo” dei fratelli. E non si tratta di una semplice informazione, bensì di un cammino da preparare a partire dalla formazione dei futuri pastori.
Il dialogo tra le Chiese circa le rispettive convinzioni di fede è esercizio tutt’altro che innocuo, Il Concilio cerca di fare una distinzione tra il relativo e l’assoluto, tra ciò che appartiene a[la fede apostolica, e va quindi riaffermato, e ciò che invece è forma contingente e transitoria.
Il grande sconvolgimento della separazione delle Chiese d’Occidente da quella cattolica dipese in parte da una richiesta di rinnovamento. Oggi i problemi sono diversi e comuni. E si avverte più viva l’esigenza di un ecumenismo di documenti, ma anche di esperienze pratiche comuni.