E’ un gruppo di cinque parrocchie bielorusse ortodosse sotto la giurisdizione del Patriarcato Ecumenico.
Una sorte drammatica e paradossale ha avvolto l'esistenza di padre Pavel A. Florenkij e il destino della sua opera dopo la morte. A differenza di gran parte dei pensatori russi dell'inizio del XX sec., sceglie di permanere in Russia dopo la rivoluzione bolscevica del 1917, nel disperato tentativo di smascherare le diverse forme di mistificazione ideologica e di sostenere la comunità già duramente provata da soprusi e violenze.
Dopo l’instaurazione di un governo comunista in Albania, dopo la seconda guerra mondiale, e la distruzione della Chiesa Ortodossa Albanese, gli Ortodossi Albanesi in diaspora si trovarono senza Chiesa-madre.
Proseguiamo con la pubblicazione dei testi della Divina Liturgia (Messa) dell'Oriente Cristiano. Il seguente è usato dalla Chiesa Copta Egiziana.
Proseguiamo con la pubblicazione dei testi della Divina Liturgia (Messa) dell'Oriente Cristiano. Il seguente è usato dalla Chiesa Copta Egiziana.
Nella sua dimensione universale, la vita di Gesù riempie anche l’esistenza terrena e celeste della Madre, la verità della sua parola parla con la amore materno, la via da lui indicata è quella dell’unione totale con Dio realizzata in lei. "Il solo nome della Madre di Dio contiene tutto il mistero dell'Economia", dice S. Giovanni Damasceno.
Divideremo il nostro argomento in tre sezioni. Nella prima seguiremo da vicino le indicazioni di Giovanni Miegge tenendo presente il suo volumetto Religious Liberty. Nella seconda esamineremo la dichiarazione del Concilio Vaticano II ed infine tracceremo alcune caratteristiche prospettive del problema, che mettono in rilievo il lento processo di maturazione della libertà religiosa.
L’America protestante, segnata da una tradizione messianistica e da una minoranza fondamentalista attiva, porta sulla realtà israelo-palestinese uno sguardo filtrato da occhiali biblici, per il meglio e per il peggio.
Dopo la rivoluzione bolscevica del 1917 molti fedeli e sacerdoti russi ortodossi si trovarono in esilio fuori dall’Unione Socvietica. Un gruppo di vescovi russi ortodossi si incontrarono nel 1920 a Costantinopoli per formare una Chiesa autonoma che ristabilisse le relazioni con il Patriarcato di Mosca non appena le circostanze lo permettessero.
Ho sempre creduto che per ritrovare l’unità visibile bisognasse riconoscere il "nostro" Cristo nella fede degli altri. Ora penso che si possa andare avanti, imparando anche a riconoscere lo stesso Cristo nelle parole e nelle confessioni degli apostoli.