Il dialogo della spiritualità è una delle quattro tipologie su cui è chiamato a svilupparsi il dialogo interreligioso secondo l'insegnamento ufficiale della Chiesa, accanto al dialogo della vita, della teologia e della collaborazione.
All'interno del nostro mondo finito noi afferriamo e trasformiamo la realtà secondo degli schemi, delle categorie che abbracciano ogni discorso su Dio, sull'uomo e sul mondo.
Per il maestro sufi Faouzi Skali la conoscenza profonda dei testi sacri è il primo antidoto all’estremismo religioso.
Professore di egittologia a Heidelberg e membro dell’Istituto tedesco di archeologia, Jean Assmann traccia in le Prix du monothéisme, un “ritratto” del monoteismo,
Nella prova del digiuno è più importante il significato spirituale rispetto a quello materiale, per il fatto che l'uomo obbedisce a un ordine divino. Egli impara a tenere sotto controllo i suoi desideri fisici e supera la sua natura umana.
Evocare il filosofo buddista Nagarjuna potrebbe essere una sfida. Come parlare di un uomo di cui non si conoscono le date di nascita e di morte, a malapena il periodo in cui è vissuto?
Conoscere implica un processo in cui il soggetto conoscente e l'oggetto conosciuto si trovano insieme. L'unità e la diversità dei due momenti devono essere integrate.
Si può riconoscere al politeismo una relativa tolleranza, dovuta a tre fattori: raramente è proselitista, non esige una fede esclusiva ed è cosciente dei limiti di ciascuno degli dei.
Devo dire che il mio metodo è quello di cercare il messaggio sotto il messaggio; in altre parole, il contenuto nascosto della lettera che Dio ci ha scritto. Dalla montagna della Trasfigurazione si può sentire uno dei più importanti annunzi della Scrittura.
Il silenzio dei morti pesa sui vivi. Tuttavia, da Cristo in poi la morte è cristiana, non è più un intruso, ma la grande iniziatrice.