E’ questa la più grande testimonianza che possiamo rendere, la missione che il mondo si attende da noi. Una parola di vita. Quella parola di vita che il mattino di pasqua esce dal sepolcro ed illumina la notte dei discepoli affranti.
Insiste. Tra pochi giorni la fine del mondo distruggerà ogni cosa. Me lo dice al mattino, appena c’incontriamo. Nostradamus l’ha previsto. Non ci resta che rassegnarci ed aspettare. Mi chiede anche che tipo di morte preferirei. Per quanto lo riguarda, preferirebbe la morte nel sonno. Ma siccome sa bene che non sarebbe una morte da fine del mondo, se si potrà scegliere lui opterebbe per la morte per acqua.
Il tempo è il luogo della rivelazione di Dio. Il Dio biblico è un Dio nomade e resta tale nonostante l'edificazione del tempio salomonico.
Ogni esperienza religiosa, per essere autentica, è un’esperienza che ci mette in relazione con gli altri nostri simili e ci porta ad accogliere in noi la loro diversità.
In tutti e tre i testi citati recuperiamo in filigrana la tacita consapevolezza che oltre alla Parola, l’uomo deve confrontarsi con ciò che non può essere detto, pronunciato, scritto. Vale a dire, col silenzio.
Nel film Il fantasma della libertà il regista Luis Buñuel metteva in scena, concatenandole attraverso la presenza dei personaggi, una serie di situazioni paradossali nelle quali il concetto di libertà veniva rappresentato nel suo opposto.
Uno dei temi oggi maggiormente dibattuti è quello relativo alla sicurezza. Si ha l’impressione di vivere in una situazione di assedio, circondati da violenza e morte. Ad una attenta analisi, però, la realtà risulta un po’ diversa. Cifre alla mano, scopriamo di vivere in una delle nazioni più sicure a livello mondiale.
Fino al 1969 il rito romano aveva una sola preghiera eucaristica, con il nome di "canone" della messa, dove il termine significa "norma, regola, misura" dell'azione liturgica. Possiamo affermare che questa preghiera costituisce la "forma" del sacramento dell'eucaristica. Altri riti liturgici hanno preghiere eucaristiche diverse. I bizantini, per es., ne hanno due e le chiamano "anafora", ossia elevazione.
P. Xavier Léon-Dufour S.J.
In un passo della sua opera monumentale, sant'Agostino dice che se "Dio ha inviato suo Figlio per divenire uomo, ciò fu affinché un giorno l'uomo diventasse Dio". In questa frase lapidaria, Agostino domina la storia della salvezza dell'umanità. Più precisamente egli distingue due elementi: il fatto dell'Incarnazione e il suo effetto nella storia.
Non siamo senza speranza, ed è stupido (e peccaminoso) accettare o subire passivamente questa globalizzazione.