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Lunedì, 05 Settembre 2011 17:06

La morte del ministro pakistano Bhatti: il ricordo commosso della Comunità

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La Comunità di Sant’Egidio esprime tutto il suo dolore e la sua costernazione per l’assassinio di Shahbaz Bhatti, ministro per le Minoranze religiose del Pakistan.

Bhatti era spiritualmente legato a Sant’Egidio, più volte ospite a Trastevere, aveva condiviso con la Comunità il delicato e paziente lavoro di tessitura e di dialogo nelle complesse relazioni tra cristiani e musulmani nel suo paese. L’ultima persona con cui ha parlato al telefono, un quarto d’ora prima del tragico attentato, è stato un membro di Sant’Egidio di Roma che si trova in questi giorni a Islamabad per una serie di incontri con le Comunità locali.

La morte di Bhatti rappresenta una grave perdita per il Pakistan, per le ragioni del dialogo e per noi tutti”, ha dichiarato commosso Marco Impagliazzo, Presidente della Comunità di Sant’Egidio. “Uomo mite e coraggioso, aveva dedicato tutta la sua azione politica alla grande prospettiva di una pacifica coabitazione di tutte le religioni nel suo paese e si era battuto con forza per modificare la legge sulla blasfemia, nonostante le numerose e chiare minacce subite. E’ un uomo che ha lottato a mani nude per costruire una società del vivere insieme. Lo ricordo anche per la sua convinta azione a favore della grazia per Asia Bibi”.
“Anche se in queste ore prevalgono la tristezza e l’angoscia per i cristiani pakistani – ha concluso Impagliazzo – continuiamo a credere e a sperare che il suo sacrificio e il suo esempio guidino il Pakistan verso un futuro migliore e una nuova stagione di collaborazione e di intesa tra tutti i credenti. La Comunità di Sant’Egidio presente in dieci città del Pakistan continuerà a lavorare per la pace con maggiore impegno”.

Letto 3437 volte Ultima modifica il Martedì, 13 Settembre 2011 22:44

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