Gli avvenimenti storici rappresentano le potenzialità umane, le mostrano nella loro attualizzazione e simbolizzano in essa lo scopo stesso della storia.

Dopo l'evento pasquale, man mano che il Vangelo «corre» per il mondo e lungo la storia, il progetto di Dio coinvolge un gruppo sempre più numeroso di collaboratori impegnati nell'evangelizzazione, in comunione e in continuità con i dodici.

Propongo una definizione di speranza molto comprensiva che è questa: una certezza sul futuro in forza di qualcosa di attuale.

Lo spirito è quella funzione vitale che caratterizza l'uomo come tale nelle sue manifestazione religiose, culturali e morali. Lo Spirito divino, invece, è l'unità di capacità e di significato.

Questi brevi racconti rimandano a diverse esperienze spirituali: la necessità di compiere quei passaggi che segnano l'esistenza in profondità, l'esperienza del cammino, legata a immagini di cambiamento, cesure, simboli che ricordano come l'intera vicenda umana possa essere letta come un perenne andare oltre.

Se una povera speranza può avviarci verso la Speranza, vuol dire che in ogni speranza si nasconde la Speranza.

E ci sarà pure chi sosterrà d’aver trovato l’origine della nostra inquietudine annidata in qualche cromosoma.

Vocazione viene dal termine latino "vocare" che vuol dire chiamare. Dio chiama ciascuno per nome, come dice molto bene la parabola del Buon Pastore.

Comprendere le ragioni per cui molti aderiscono alle suggestive e fantasiose proposte dei nuovi movimenti religiosi. È questo lo scopo che si prefiggeva il cardinale Danneels in questa agile lettera pastorale pubblicata nel 1990, ma tuttora attuale.

Il presente fascicolo vuole offrire un contributo alla riflessione nata attorno alla ricezione dello spirito conciliare da parte della vita della Chiesa.