Mondo Oggi

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Lunedì, 14 Marzo 2011 22:26

In cerca di un ethos planetario

di Leonardo Boff

È necessario prendere coscienza che viviamo una nuova tappa della storia dell’umanità e della Terra stessa: la tappa planetaria. Con essa diventa chiaro che tutti abbiamo un destino e un futuro comuni. E che occorre proteggerli dalla minaccia del riscaldamento globale.

Lunedì, 28 Febbraio 2011 22:17

Un primo passo

di Conferenza episcopale tedesca

Con il loro Memorandum, molti docenti di teologia cattolica intendono contribuire al dialogo sul futuro della fede e della Chiesa in Germania. A questo dialogo essi hanno invitato i vescovi tedeschi. Si richiedono opinioni e riflessioni stimolanti e in grado di spingerci in avanti. È un segnale positivo il fatto che anche i firmatari di questo memorandum vogliano partecipare a questo dialogo.

Giovedì, 24 Febbraio 2011 22:09

Una svolta necessaria

di Dichiarazione di teologi tedeschi

È passato più di un anno da quando sono stati resi pubblici i casi di abuso sessuale perpetrati su bambini e ragazzi da preti e religiosi nel collegio Canisius di Berlino. Un anno che ha gettato la Chiesa cattolica in Germania in una crisi senza precedenti. Il quadro che oggi appare è ambivalente: molto si è cominciato a fare per rendere giustizia alle vittime, affrontare l'ingiustizia e scoprire le cause degli abusi, del silenzio e della doppia morale nelle proprie fila.

Tutte le richieste dei teologi tedeschi

DOC-2330. BERLINO-ADISTA. Non fa che crescere il numero di adesioni al  drammatico appello dei teologi di lingua tedesca affinché la Chiesa, e in particolare quella tedesca - gravemente colpita, lo scorso anno, dallo scandalo degli abusi sessuali - compia una svolta radicale per riacquistare la credibilità perduta, di fronte a se stessa e al mondo: i teologi firmatari, che erano inizialmente 143, sono diventati, al 15 febbraio, ben 250 (v. Adista n. 12/11)

Lunedì, 07 Marzo 2011 23:16

Generazioni cristiane liquide

Oltre il bisogno religioso, il rischio dell’avventura cristiana

Viviamo tempi di profonde e complesse trasformazioni. Si tratta di “tempi” in cui non c’è più un contesto che assicuri automaticamente la crescita di cristiani adulti. E in cui è difficile crescere anche umanamente: il virtuale e l’omologazione di massa erodono il terreno di ogni serio impegno educativo, che sempre ha a che fare – quando è vero – con la corporeità della vita e la singolarità irripetibile di ciascuno.

Il rancore inacidisce sempre di più le relazioni sociali,il sospetto diventa obbligo di legge, la delazione persecutrice un vanto di appartenenza al ceto e al gruppo giusto. La voglia di trionfo e privilegi ci obbliga a stilare una scala delle dignità: non tutti gli uomini e le donne della terra sono abilitati a godere dello stesso grado di dignità e di riconoscimento.

Martedì, 22 Febbraio 2011 23:03

Al servizio del Regno

Le sfide della chiesa cattolica africana

Sulla scorta di quanto uscito dal  primo (1994) e dal secondo (2009) sinodo africano, la chiesa del continente è chiamata a vivere nella comunione e a promuovere riconciliazione, giustizia e pace. E ritrovare un nuovo slancio evangelico.

Intervista a Pablo Bonavia

Pablo Bonavia, sacerdote e teologo uruguayano, insegna all'Istituto Teologico dell'Uruguay "Mariano Soler" di Montevideo ed è membro di amerindia, la rete dei teologi della liberazione latinoamerican.

Mercoledì, 23 Febbraio 2011 09:50

È duro essere cristiani in turchia

Vita della Chiesa
Da un’intervista del 2009 a mons. Padovese

In un'intervista dello scorso anno, mons. Padovese aveva descritto con lucidità le difficoltà in cui vivono le minoranze cristiane in Turchia. Dal quadro che ne traccia si capisce anche il perché del suo assassinio e di quello di altri, tra cui don Andrea Santoro.

Lunedì, 21 Febbraio 2011 22:46

La Chiesa nel mondo

Cina: da Tiananmen alla conversione

Chai Ling, l'unica donna leader di Tiananmen nell'89, si è fatta battezzare il 4 aprile scorso. I motivi che l'hanno portata alla fede cristiana sono stati la sua impotenza a cambiare la Cina e il dolore nel vedere tanta violenza nel suo Paese, non solo nel campo del diritti umani e della democrazia, ma soprattutto per gli aborti forzati causati dalla legge del figlio unico, che lei definisce «un massacro di Tiananmen quotidiano, cento volte superiore e fatto alla luce del giorno».

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