Vita nello Spirito

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Sabato, 26 Giugno 2004 11:28

Introduzione alla spiritualità marista (P. Franco Gioannetti) Prima Parte

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Spiritualità Marista

   

di Padre Franco Gioannetti


Prima parte


Parlare di spiritualità è impegnativo, parlare delle diverse spiritualità è rischioso perché in questo campo la chiesa cattolica ha conosciuto una proliferazione di spiritualità fino all’attuale spiritualità dei laici che è degenerata in una visione veramente divisa in particelle.
Certamente lo Spirito che agisce in tutti chiede agli uni e agli altri di compiere diverse funzioni nell’unico corpo di Cristo e di esplicitare maggiormente, in modo diversificato, alcuni aspetti specifici della inesauribile santità di Cristo; pertanto la stessa spiritualità cristiana ha diverse applicazioni ed evidenziazioni. Ma tutto senza incorrere nell’errore del passato e cioè quello delle differenziazioni rigide ed esclusive, badando piuttosto all’essenziale complementarietà delle differenti forme di realizzazione dell’unica vocazione alla santità e soprattutto badando al fondamento che è Gesu’ Cristo.
Per poter parlare di spiritualità marista e per poterla comprendere è necessario puntualizzare che noi religiosi maristi siamo figli di un uomo molto particolare dell’ottocento francese:
padre Jean Claude (Giovanni Claudio) Colin, un uomo nato e cresciuto nella zona di Lione. Una città anche questa particolare: con le sue grandi realizzazioni religiose, con la sua produzione industriale ed i problemi e le ingiustizie correlate, ed anche con la grande fioritura delle logge massoniche.
 Un uomo profondamente spirituale, molto timido, con i classici problemi derivanti dalla timidezza, ma anche con un grande senso pratico.
 Dicevamo, un uomo particolare e non sempre compreso; anzi, addirittura incompreso in alcune sue grandi intuizioni.
 E’ stato un uomo, un cristiano, un religioso, un sacerdote che ha vissuto un suo mondo fatto di fede, di ricerca e di scoperta dei progetti di Dio, di accettazione delle ispirazioni nate dalla sua contemplazione e comprensione della figura di Maria. Un uomo profondamente umile ma anche dotato di una grande forza di volontà.
 La sua stessa vita fisica è stata stimolata o superata da quella spirituale in un rapporto di stretta interdipendenza, ciò che lo ha sostenuto sono state la sua profonda fede in Dio e la sua unione con Maria.
 La sua personalità aveva una insicurezza di base, dovuta ad una infanzia infelice e povera di amore, era un piccolo orfano. Vi era stata troppa rigidità in chi si era occupato di lui dopo la morte dei genitori. Una insicurezza dovuta anche ad una giovinezza vissuta tra lotte interne e scrupoli e ad una età matura in cui aveva avuto un ruolo di estrema importanza senza mai averne avuto il desiderio. In questa realtà personale ha preso il sopravvento una superiorità spirituale tale da renderlo capace di affrontare e superare situazioni importanti e complesse.

Letto 2584 volte Ultima modifica il Martedì, 13 Luglio 2004 23:59

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