Famiglia Giovani Anziani

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Martedì, 01 Marzo 2005 13:44

EDUCARE AL CAMBIAMENTO - Parte 2/3

EDUCARE AL CAMBIAMENTO· Interrogativi per un’educazione al cambiamento · Quale cambiamento? · Che cosa significa educare? · Educazione diretta o indiretta? · Quali le difficoltà? · Pro-memoria per ogni educatore. Seconda ParteEDUCAZIONE DIRETTA E INDIRETTAQuesta distinzione vuole suggerire che non sieduca, ossia non si influenza, in sostanza, l’educando solo quando c’èun esplicito intento educativo. Messaggi trasformanti (positivi onegativi) esistono anche quando quell’intenzionalità non ci sia. Anzi,l’educazione che ho qualificato come indiretta precede, accompagnasempre, di fatto, quella diretta. I motivi sono parecchi. Ne indico iprincipali.1). Come ci dicono, credo unanimemente, gli studiosi di psicologia i valori si comunicano attraverso un processo…
Martedì, 01 Marzo 2005 13:43

EDUCARE AL CAMBIAMENTO - Parte 1/3

EDUCARE AL CAMBIAMENTO· Interrogativi per un’educazione al cambiamento · Quale cambiamento? · Che cosa significa educare? · Educazione diretta o indiretta? · Quali le difficoltà? · Pro-memoria per ogni educatore.Prima ParteOggi il mondo cambia a vista d’occhio sottol'aspetto economico, tecnico-scientifico, politico, sociale, culturalesecondo un ritmo addirittura vertiginoso. E’ possibile non proporsi dicambiare personalmente in una società che cambia? Anche, se uno losceglie. Il prezzo, però, è la progressiva estraniazione dalla società,e per i nostri figli di trovarsi nel domani più prossimo del tuttoimpreparati ad affrontare la vita, finendo nel disadattamento, contutto quello che solitamente ne consegue. E’ quindi un atto…
Martedì, 01 Marzo 2005 13:42

SCENARI DI REALTÀ GIOVANILI

SCENARI DI REALTÀ GIOVANILI· "Venite fuori, se ci siete!" · Una generazione invisibile? · Giovani"contro", giovani "senza", o giovani "dentro"? Comunque, giovani"ricchi", che cioè vivono spesso in uno scenario di ricchezza · Un’alleanza educativa per progettare, insieme, il futuro…L’intervento del commissario europeo Mario Monti ha animato l’estate del 1998. Ecco le sue parole: "Vedoche si parla di sciopero generale, ma io dico che se c’è uno scioperoche sarebbe giustificato, dovrebbe essere lo sciopero generazionale.Senza cambiamenti radicali i giovani di questo Paese andranno incontroa un futuro con garanzie e speranze lontane da quelle di loro coetaneieuropei". Strano, avrà forse pensato qualcuno,…
Martedì, 01 Marzo 2005 13:41

Sperimentare ozio e noia - Parte 3/3

SCRITTORI IN CATTEDRA RACCONTANO I GIOVANI Chi lavora nella scuola vive a stretto contatto con bambini e ragazzi e osserva, da vicino, le difficoltà che questi hanno nel gestire il tempo libero. È la società che teme il "non far niente" e spinge a organizzare ogni singola giornata. (Terza parte) Proprio per "parcheggiare" i figli, in realtà metropolitane come quella di Collegno (To), sempre più famiglie scelgono il tempo prolungato: "Vedo quotidianamente dei bambini stressatissimi, che stanno a scuola dall'alba al tramonto, mentre a casa si limitano a cenare. Sono così abituati ad essere "gestiti" dagli adulti in ogni singolo…
Martedì, 01 Marzo 2005 13:03

Sperimentare ozio e noia - Parte 2/3

SCRITTORI IN CATTEDRA RACCONTANO I GIOVANI Chi lavora nella scuola vive a stretto contatto con bambini e ragazzi e osserva, da vicino, le difficoltà che questi hanno nel gestire il tempo libero. È la società che teme il "non far niente" e spinge a organizzare ogni singola giornata. (Seconda parte) Alessandro Tamburini, che insegna in un istituto tecnico di Trento, parla di una sostanziale carenza di tempo libero:
"Nei colloqui con i genitori noto come questi ragazzi non abbiano tempo per se stessi, essendo le loro giornate fittamente occupate dallo studio, dallo sport, da corsi di vario genere". Non esiste dunque…
Martedì, 01 Marzo 2005 12:52

Sperimentare ozio e noia - Parte 1/3

SCRITTORI IN CATTEDRA RACCONTANO I GIOVANI Chi lavora nella scuola vive a stretto contatto con bambini e ragazzi e osserva, da vicino, le difficoltà che questi hanno nel gestire il tempo libero. È la società che teme il "non far niente" e spinge a organizzare ogni singola giornata.
Martedì, 01 Marzo 2005 12:49

Sentimenti Violati

"Sono un’insegnante di scuola media e sto avendo l’impressione sempre più forte che si parli troppo poco degli abusi psicologici e della sottile violenza sui sentimenti nei confronti dei minori."
Martedì, 01 Marzo 2005 12:48

I giovani chiedono coerenza

Formare le coscienze non è impresa di poco conto. Lo sanno molto bene gli educatori e i genitori che sono alle prese con adolescenti da orientare nella vita sociale e con giovani che sono alla ricerca di forti motivazioni esistenziali.
Martedì, 01 Marzo 2005 12:43

2 - Giovani e rischio

Rischio, trasgressione, sfida, gioco pericoloso, sembrano essere diventate le parole chiave per descrivere alcuni comportamenti degli adolescenti. L’adolescenza è un momento in cui il ragazzo desidera "rischiare". Ogni volta che si supera un’esperienza
potenzialmente pericolosa, ci si sente potenti, accettati, infallibili.
Martedì, 01 Marzo 2005 12:36

Giovani e rischio

Uno dei problemi emergenti che sembra caratterizzare il mondo dei giovani è quello della diffusione di comportamenti ‘pericolosi’ per se e per gli altri che fanno pensare a una vera e propria "cultura del rischio" che si manifesta nell’uso o abuso di alcool, spinelli, ecc.
IL PIANO PASTORALE PER LA FAMIGLIADIOCESI DI FERMONegli ultimi anni la Diocesi di Fermo ha posto al centro della riflessione pasto­rale la famiglia.Tale riflessione è stata sostenuta dalla convinzione che la famiglia, oltre ad es­sere oggetto di cure della comunità, è sog­getto di pastorale in quanto agente di evangelizzazione, formazione e servizio, al suo interno, nella comunità cristiana e nella società civile.Lo stimolo è pervenuto non solo dalla forte istanza di evangelizzazione che il pa­pa sollecitava per il nuovo millennio, ma anche dall'invito del Sinodo Diocesano a riscoprire la dimensione teologica del ma­trimonio, a privilegiare l'aspetto formativo dei coniugi e…
Sabato, 26 Febbraio 2005 13:05

Quando il nome non basta

Il tema è: tagliare il cordone ombelicale, acquisire quella necessaria autonomia per camminare da soli · Riguarda principalmente il rapporto tra genitori e figli, ma non solo: anche il rapporto tra coppie “mature” e coppie giovani, tre maestro e allievo e – perché no?- tra Gerarchia e “fedeli”. · Il cammino psicologico, personale e familiare, per giungere a questa consapevolezza ·Per dare libero spazio alla vocazione di ciascuno.

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