Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
di Andrej Sinjavskij
Come si addice alle epoche e culture profondamente religiose, nell'antica Russia centro di tutta la vita culturale era il tempio, fondamentale punto d'incontro tra terra e cielo, uomo e Dio. Nel tempio si intrecciavano in un solo nodo i vari generi artistici, confluivano le più svariate forme della cultura e ideologia cristiane nonché della vita popolare del tempo e se ne realizzava la somma enciclopedica più esauriente dell'epoca. Questa universalità del tempio si traduce direttamente nella sua forma fisica.
Conversazione dell'archimandrita Zinon con Irina Jazykova
Padre Zinon è considerato il più grande iconografo vivente.
La conversazione si è svolta nel novembre 1995nel monastero della Trasfigurazione di Mirož (Pskov), sede della sua scuola ikonografica.
di Egon Sendler
Oggi l'immagine invade tutti i campi della vita, informa il nostro pensiero e condiziona le nostre scelte. Ma questo dilagare di immagini è segno di una pienezza o manifestazione di una mancanza? L'uomo non può accontentarsi di immagini puramente terrene. Egli sente l'esigenza di suggerire un'altra dimensione e di tradurre i valori spirituali. Questa tendenza si manifesta nell'arte profana, ma si nota in modo più netto nell'arte religiosa Essa è particolarmente forte in Occidente, dove l'immagine si limita spesso alla descrizione dei fatti senza riflettere sufficientemente il mistero. Così si spiegherebbe perché l'uomo di oggi, nella ricerca dello Spirito, si senta sempre più attratto dalle immagini dell'Oriente cristiano: dalle icone.
Intervento del cardinale Christoph Schömborn O. P.
Arcivescovo di Vienna al Sinodo d'Europa
Città del Vaticano - Ottobre 1999
Vienna è situata a metà strada tra Madrid e Mosca. Ma si può dire che per questo è il cuore dell'Europa? O che sia addirittura il cuore del nostro continente? É vero che si trova quasi a metà strada tra Londra e Sofia, Bruxelles e Kiev, Stoccolma e Atene, Malta ed Helsinki. Ma è per questo il cuore dell'Europa? Quali sono i confini dell'Europa?
di Tomàš Špidlìk
Conferenza tenuta a Roma il 18 gennaio 2001 nell'ambito del seminario dedicato a "IL MONDO DELL' ICONA - Lo spirito e la legge. L'icona: canoni, tecnica, materiali".
Trascrizione a cura del Centro Russia Ecumenica.
Dal 1976 il Centro Russia ecumenica ha contribuito a mantenere vive in Occidente la memoria e la tradizione ortodossa. Oggi l'incontro continua attraverso l'arte dell'icona.
All'ombra del Cupolone p. Sergio Mercanzin dirige con efficienza e cortesia signorile il Centro Russia ecumenica. Sorto a Roma nel 1976, quando padre Nilo Cadonna e p. Sergio, specializzati in teologia spirituale e provenienti dalla diocesi di Trento, lo fondarono con l'intento di avvicinare la gente comune al mondo ortodosso russo. Allora come oggi p. Mercanzin pensava che "l'ecumenismo concreto è quello che si pone sul piano dell'uomo comune e della sua vita" e che "ciascun cristiano può trascinare dietro di sé un gruppo di persone, un organismo ecclesiastico, una parrocchia o un'intera diocesi".
di Andrei S. Desnitskij
L'ex-Urss è la casa comune di centinaia di gruppi etnici e differenti religioni. L'urgenza del dialogo con buddhismo e islam.
L’esperienza della diversità e della convivenza è un tema cruciale nelle società dell'Occidente. Una questione che coinvolge senza eccezione anche noi cristiani perché le nostre divisioni diventano sempre più evidenti proprio mentre svaniscono tante speranze suscitate dal sorgere e dal rafforzarsi del movimento ecumenico. Nel medesimo tempo l'Occidente sta iniziando solo ora a confrontarsi con la sfida rappresentata dalla presenza di una numerosa e compatta comunità islamica al suo interno.
di Yves Calvet (1)
Gli insediamenti paleocristiani recentemente scoperti lungo la costa araba del Golfo, o più anticamente a Kharg, costituiscono altrettante testimonianze delle tappe dell'evangelizzazione "nestoriana" a partire dalla Mesopotamia, fiorita dalla fine del V all'inizio del VII secolo in direzione dell'India. Sempre durante questo periodo si sviluppano le comunità cristiane lungo la rotta dell'Asia centrale sino alla Mongolia.
di Luigia Storti
La maggioranza dei circa 600 mila cristiani iracheni appartengono alla chiesa cattolica caldea, che, dopo la caduta di Saddam, chiede di contare di più.
L’Iraq è un paese a maggioranza musulmana, ma è anche terra di antichissima cristianità, dove la parola di Dio giunse già dal 54 A.D, quando San Tommaso, nel suo viaggio verso l'Estremo Oriente, la predicò nell'area che ancora era chiamata Mesopotamia.
di Emanuele Guerrini o.p.
Pur utilizzando il medesimo termine per indicare il luogo in cui si realizza la convocazione dell'assemblea dei fedeli per celebrare la vita sacramentaria, i cristiani di Oriente differiscono non poco da quelli d'Occidente nella concezione di quello spazio. Sobri e pragmatici gli occidentali, fastosi e mistici gli orientali.