Fausto Ferrari

Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

Mercoledì, 30 Settembre 2015 10:15

La cultura delle emozioni (Mario Bizzotto)

«I nostri contemporanei si emozionano molto, ma non sanno più sentire. Essi sono sempre più agitati e meno sensibili». Abbandonano «le emozioni calme a vantaggio delle emozioni-shock, di esperienze violente» (Lacroix).

Thierry Prédignac a fait beaucoup de choses dans sa vie et notamment de la communication au service de l’Église, il a toujours senti « l’air du temps » et aimé rendre possibles les emie des gens. Il s'investit actuellement dans un genre de « promotion immobilière »: le « béguinage ».

De la teología especulativa de Ratzinger a la narrativa de Bergoglio. El Papa que tenemos lleva consigo, incorporado en su vida, el 'recuerdo peligroso' de Jesús

Questa settimana (25 settembre 2015) la rivista Internazionale pubblica in copertina L’era del postcapitalismo, l’articolo di Paul Mason uscito sul Guardian.

Papa Francesco ha parlato all'assemblea delle Nazioni Unite: cambiamenti climatici e lotta all'esclusione economico-sociale al centro del suo discorso in spagnolo. Appello ai governanti: "Casa, terra e lavoro per tutti".

Non è mia intenzione tracciare un programma o delineare una strategia. Non sono venuto per giudicarvi o per impartirvi lezioni. Confido pienamente nella voce di Colui che “insegna ogni cosa” (cfr Gv 14,26). Consentitemi soltanto, con la libertà dell’amore, di poter parlare come un fratello tra fratelli.

Papa Francesco ha parlato nella sua sede più rappresentativa, di fronte a deputati, senatori e giudici della Corte Suprema. Ricorda la storia di quattro sognatori, Lincoln, Luther King, Dorothy Day e Thomas Merton: "La loro visione continua a ispirarci". Guerra, armamenti, estremismi, tentazioni, pena di morte, famiglia sono alcuni dei temi trattati.

Nel contesto europeo l’Italia appare ai piani bassi della classifica, con il 17 per cento di early school leavers registrati nel 2013. Un dato che posiziona il nostro paese a pari merito con la Romania. Ben al di sotto della media dei ventotto paesi europei, pari al 12 per cento.

L’Unhcr sottolinea il problema strutturale della crisi dei profughi che emerge da questo terzo fattore di squilibrio, ossia il fatto che siano i paesi più poveri del sud a sopportare il peso maggiore della crisi.

La percentuale di popolazione senza acqua potabile è stata dimezzata, ma ancora 2,4 miliardi di persone non hanno accesso a servizi igienici puliti e sicuri. Più colpite donne e bambine, che rischiano l’esclusione sociale.

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