Ecumene

Mercoledì, 08 Settembre 2004 23:22

Il metodo psico-fisico nella preghiera del cuore

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di Felice Di Giandomenico

Nella tradizione cristiano-orientale la preghiera del cuore (conosciuta anche come preghiera di Gesù) riveste un ruolo di primo piano per quanto concerne l'itinerario spirituale di coloro che praticano la cosiddetta "esychia", ossia quello stato di quiete e di silenzio di tutto l'essere dell'uomo, necessario per rimanere in intima unione con Dio. Nelle fonti più antiche il termine "esicasta" e il relativo verbo "esichazo" generalmente denota un monaco che vive in solitudine, da eremita, a differenza di quelli che sono membri di un cenobio. È una pratica rigorosa in cui massima attenzione viene posta sulla recita di una breve ma intensa giaculatoria: Signore Gesù Cristo, Figlio di Dio, abbi pietà di me! Come osserva l'Archimandrita Silvano Livi, igumeno del Monastero di San Serafino di Sarov in Pistoia, "La "preghiera del cuore" non è certamente l'unica forma di preghiera personale presente nella Chiesa Ortodossa.

E nemmeno la più alta che è invece la Divina Liturgia dove si celebra l'Eucaristia del Signore e ci si nutre del Suo Corpo vivificante e del suo Sangue prezioso. Quello che rende singolare la preghiera del cuore è che, per la sua semplicità, è adatta a ogni uomo. Per questa ragione, nel mondo ortodosso, talora è chiamata semplicemente "la preghiera"".

Ovviamente, non basta ripetere meccanicamente la formula proposta: è necessaria una particolare predisposizione d'animo che può essere facilitata da una metodologia psicofisica in grado di favorire il raccoglimento e la concentrazione necessaria per entrare in sintonia con l'Assoluto.

In questo tipo di metodologia troviamo innanzitutto la respirazione che deve essere lenta e dolce in modo da contribuire a farci entrare in uno stato di calma e a "ricondurre il nostro intelletto dal suo vagabondaggio". Come osserva il gesuita e studioso dell'oriente cristiano Tomàs Spidlìk, altri supporti alla preghiera del cuore sono stati evidenziati da Brjancaninov che ha cercato di raccogliere gli elementi di questo esercizio e che parla di sette "supporti esteriori per i principianti nella pratica della preghiera di Gesù":

1) un rosario o lestovka;

2) le grandi e le piccole metànie (inclinazioni del corpo);

3) gli occhi fermi;

4) tenere la mano sinistra sul petto;

5) una cella oscura;

6) stare seduti su una sedia bassa;

7) bagnarsi con acqua fredda o applicare dei panni bagnati sulle parti del corpo in cui si produce un afflusso di sangue.

Anche il cuore inteso come organo fisico e non solo come sede dello spirito, assume un ruolo determinante nella pratica della preghiera esicasta (non a caso detta anche preghiera del cuore).

Nella Filocalia, il testo di base della spiritualità cristiano-orientale viene offerto un metodo certamente non facile da adottare ma che fa comprendere bene l'importanza della quiete interiore nel creare una vera relazione d'amore tra Dio e l'uomo.

"Immagina... il tuo cuore e rivolgi ad esso i tuoi occhi, come se lo guardassi. Ascolta attentamente con la mente i suoi battiti, l'uno dopo l'altro... Quando ti sarai abituato a questo, comincia allora, sempre guardando interiormente il cuore, a far coincidere a ogni suo battito una parola della preghiera. Al primo battito dirai o penserai: Signore; al secondo: Gesù; al terzo: Cristo; al quarto: abbi pietà; al quinto: di me. Ripeti molte volte questo esercizio".

Risulta evidente che il battito cardiaco deve poter essere lento, pienamente in sintonia con la calma interiore. Uno stato di agitazione interna produrrebbe infatti un'accelerazione dei battiti che renderebbe inefficace e faticosa la quotidiana ed intima relazione tra l'uomo e il suo Dio, tra l'uomo e il suo desiderio di verità.

Per saperne di più:

TOMAS SPIDLÌK, La preghiera secondo la tradizione dell'Oriente cristiano, Roma, Edizioni Lipa.

(da L'Ancora, n. 11, 2003)

 

 

Letto 3507 volte Ultima modifica il Domenica, 18 Settembre 2011 20:51
Fausto Ferrari

Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input

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