Il vangelo di Giovanni, vangelo della maturità, presenta figure di uomini e di donne, in cui identificarci, che approfondiscono, dopo qualche tempo, la loro relazione con Cristo.
Bibbia: le domande scomode. Si tratta di due detti di Gesù, che vanno visti e capiti nei contesto. Se estrapolati, perdono la loro verità.
La povertà viene considerata un aspetto sostanziale del Vangelo, ma al contempo è difficile determinarne il punto di applicazione. La prima soluzione estrema è definire la povertà evangelica esclusivamente come atteggiamento interiore di distacco. La seconda soluzione estrema è elevare a valore assoluto e supremo la privazione dei beni materiali.
di Bruno Maggioni
Il libro di Giona è la storia di un profeta controvoglia, rapido, pittoresco e pieno di umorismo che vuole comunicarci un messaggio: Dio è misericordioso anche nei confronti di Ninive, città-simbolo della potenza e dell'oppressione.
I quadri e le icone della Natività ci offrono il ritratto parlante della famiglia nucleare: il padre, la madre, il figlio. A questo sacro triangolo chi oserebbe aggiungere una sfilza di piccoli fratelli e sorelle? Peraltro i Vangeli quando parlano della famiglia di Gesù citano una lista di almeno sei figli.
Di questa numerosa famiglia Gesù fu forse il maggiore, ma chi sono questi fratelli e sorelle nell’ombra? Inchiesta su un dossier nascosto.
Alle origini del cristianesimo
di Serge Lafitte
Anche se la dottrina elaborata da Paolo di Tarso differisce dalle tradizioni attestate dai manoscritti del Mar Morto, si trovano elementi comuni, o addirittura identici, fra gli insegnamenti del giudaismo precristiano e quelli del cristianesimo delle origini.
Vangelo secondo Marco
Dall’«Evangelo» ai vangeli
di Marco Vironda
Verso la metà del primo secolo della nostra era l'apostolo Paolo parlava del vangelo in termini di annuncio, pressoché orale, della salvezza che Dio offriva agli uomini in Gesù Cristo; Giustino, verso la metà del II sec. d.C., citava le «memorie degli apostoli dette euanghélia », intendendo con questo termine i testi scritti: in cento anni il termine greco euanghélion (evangelo) aveva assunto nuovi significati, che lo avrebbero caratterizzato per i successivi due millenni, e ancora oggi l'accezione più comune del vocabolo si riferisce a quattro opere letterarie che narrano grossomodo la vita di Gesù, i Vangeli. Che cosa portò a utilizzare il termine in modo nuovo? come si ebbe questa estensione di significato? quale processo condusse alla formazione di queste opere letterarie, nel nostro caso al Vangelo di Marco?
I problemi dell’ispirazione profetica sono stati generalmente trattati in modo univoco per tutti i profeti. Forse dovremmo ammettere la possibilità che il problema sia trattato separatamente per ciascun profeta; il materiale fornito dall’A.T. non è tale da permettere al teologo di formare un concetto generale di “ispirazione profetica” che sia valido per ciascuno dei profeti.
I libri profetici sono considerati dalla maggior parte dei critici moderni il punto più alto della rivelazione, dell’esperienza religiosa di Israele e della Teologia dell’Antico Testamento. Eppure è difficile delineare le origini della rivelazione profetica. Ciò che si conosce della profezia più antica indica che il punto più alto della rivelazione biblica proviene da origini umili e persino poco dignitose.