L'amore di Gesù è stato più forte: riuscirà mai il cristianesimo, così innamorato della morte, della punizione e della sofferenza, a comprendere e accogliere una simile generosità e gratuità?
I mutamenti verificatisi nella chiesa primitiva col finire dell'età apostolica sono stati compresi dalla storiografia protestante sotto il termine di «Frühkatholizismus» (Protocattolicesimo), assegnando per lo più ad esso la valenza negativa di una modifica o deformazione delle origini.
L' Apostolo ha messo in luce il legame inscindibile che esiste tra eucaristia e comunità, tra celebrazione del corpo del Signore, donato agli uomini nella morte, e l' esistenza dei credenti, membra del corpo di Cristo, fondata sulla solidarietà e sull'amore.
In tutte le celebrazioni liturgiche i riti iniziali hanno proprio lo scopo di creare quell'ambiente umano su cui è possibile costruire l'assemblea cristiana, anzi la Chiesa, la famiglia di Dio.
In realtà, il pericolo è in noi. Dentro di noi. È il nostro modo di guardare il mondo e la realtà. Sono le paure che lasciamo prosperare in noi ed intorno a noi.
È giunto il tempo di fare spazio alta creatività dello Spirito che si dona informe diverse e disegna la realtà senza preoccuparsi di omologarla. Allora, perché non cogliere la figura inedita del poliedro come "segno dei tempi" per la Chiesa?
Quando ci rivolgiamo a Maria, non possiamo non cogliere infatti quei tratti misericordiosi che hanno segnato il suo cammino e interpellano il nostro.
La speranza non abita più qui. Ha abbandonato le nostre contrade, ormai colme di individualismo e di egoismi.
La teoria della soddisfazione di Anselmo d’Aosta è spesso considerata un po’ come la madre di tutti gli equivoci in materia di soteriologia cristiana, la causa principale, se non addirittura l’unica, di ogni errore e fraintendimento.
Al carattere intrinsecamente contraddittorio e scandaloso della croce-evento si aggiunge il linguaggio con cui la croce-simbolo, che vediamo esposta nelle chiese, nelle aule scolastiche, negli ospedali, ci parla. Un linguaggio tutt’altro che esplicito.