Quante letture esistono della Bibbia? Una sola o infinite? Nella visione fondamentalista, vi è una sola lettura possibile. L’approccio «pluralista » prevede invece una lettura secondo significali diversi ma non reciprocamente esclusivi.
La presente ricerca concerne una ricognizione sui luoghi appositamente predisposti per essere offerti alla meditazione e alla preghiera di persone diversamente credenti. Si tratta di edifici o ambienti che, proprio a prescindere da una specifica qualificazione religiosa, vengono collocati sempre più frequentemente in luoghi “profani”.
Il matrimonio, la famiglia non sono più quelli di una volta. Sono ben differenti da quello che erano nell'era pre-industriale, "sacralizzati" dalla Chiesa che li ingessava in norme diventate anche sociali e culturali. Se matrimonio e famiglia sono cambiati, se da "sacralizzati" sono diventati "secolarizzati", "deistituzionalizzati", non è dunque l'ora che la Chiesa lasci l'antico approccio e fondi la sua azione pastorale sull'accompagnamento e sulla cura? Non è l'ora che assuma l'immagine del "samaritano" e abbandoni l'immagine sacrale del "sacerdote"?
Tutto ciò che qui si dirà di Maria e di Elisabetta all'interno dell'episodio della Visitazione intende riferirsi non a ciò che realmente accadde, vale a dire al «primo livello», ma a quello che Luca racconta e alle caratteristiche dei due personaggi quali sono delineate da lui.
Solo chi riconosce Gesù e chi Egli sia può seguirlo, e solo chi lo segue fino alla fine può riconoscere veramente chi Egli sia: è il paradosso dell’insegnamento di Marco.
Oggi, se le parole dei testi liturgici non sono comprensibili; se l'intonazione della frase non è corretta nel rispetto della punteggiatura e dei sintagmi, non solo il messaggio diventa difficile da capire, ma una simile presa di parola si trasforma in una cattiva testimonianza...
Il secondo comandamento, "Non nominare il nome di Dio invano", ci mette dinanzi al paradosso di un Dio che invece bisogna evocare/invocare. Paradosso che chiede di essere interpretato e sciolto con molta accortezza e leggerezza.
Dio mi appare tanto ovvio che, mentre si sono dissipate nella mia vita tante vecchie credenze, anche religiose, qualcuno potrebbe domandarmi: ma che è Dio per te? La domanda è maliziosa...
Festa del corpo; ma col Risorto e nella certezza di una fede che non tradisce l’uomo. Celebrazione da compiersi con lo sguardo al futuro e nella comunione con gli altri – i più poveri, soprattutto.