Religioso Marista
Area Formazione ed Area Ecumene; Rubriche Dialoghi, Conoscere l'Ebraismo, Schegge, Input
Nel corso dei secoli il Nuovo Testamento è stato usato per giustificare la costruzione della pace ma anche le crociate, sia il pacifismo sia la brutalità.
Il rito mozarabico (detto anche visigotico, ispanico, toledano o isidoriano) è una liturgia sorta nel IV secolo nella Penisola iberica e praticata fino all'XI secolo nei territori ispanici, tanto in quelli cristiani, quanto in quelli musulmani. Il Sacramentario (Liber mozarabicus sacramentorum) è del IX secolo, ma rappresenta la liturgia del VII.
Oggi esiste una forte battaglia tra i sostenitori del bene primario della vita (e della persona) e quelli che reputano primario il bene della libertà. A volte, nella mediazione politica del bene, volere di più significa vanificare il possibile.
Durante la notte di Natale del 1223, a Greccio (provincia di Rieti), San Francesco d'Assisi rievocò la nascita di Gesù, organizzando una rappresentazione vivente di quell'evento. Dall'episodio ebbe origine la tradizione del presepe.
Macario il Grande fu monaco ed abate egiziano. Fu discepolo di Sant'Antonio abate con il quale visse a lungo. Nel 339 venne ordinato prete e si affermò come padre spirituale del deserto di Scete.
L’inizio della storia della salvezza non è una cosa senza interesse. L’aver indicato che esso coincide con la creazione, ci dà l’opportunità di considerare lo svolgimento della salvezza come un tutto organico.
Il vicino Natale di Cristo ci ricorda la legge della incarnazione, che regola tutti i processi della storia salvifica: quando l'azione generatrice di Dio viene accolta da creature, nasce un uomo nuovo, un figlio di Dio.
Nel suo commento all' Epistola ai Romani il teologo protestante Barth è mosso dalla convinzione che l'esistenza sia segnata da un'insuperabile differenza ontologica tra la creatura ed il suo creatore e dal bisogno di rimettere al centro dell'esperienza umana la dimensione religiosa (ridimensionando radicalmente le pretese del razionalismo filosofico e teologico).
Coetaneo di Basilio e suo grande amico, Gregorio nacque nella Cappadocia del sud, e precisamente ad Arianzo, borgata della città di Nazianzo, da ricca famiglia cristiana.