Esperienze Formative

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 62

Sabato, 25 Settembre 2004 17:20

Un cammino per pregare e per comunicare

Vota questo articolo
(2 Voti)

PREMESSA

 

 


* DESTINATARI:

    Quest’esperienza di cammino è proposta ai gruppi, famiglie e/o giovanili, che sono in fase d’avvio e/o di crescita, ed anche ad animatori in fase di formazione.

* ARTICOLAZIONE DEL CAMMINO:

    Qui è descritta la nostra esperienza in modo tale da renderla immediatamente riutilizzabile, ma

si chiede al lettore di porsi in un atteggiamento critico al fine di poterla adattare alla propria realtà e ai propri bisogni. Le tematiche coinvolte in quest’esperienza sono molte e di grosso peso: teologia, psicologia, etica, ecc. e noi abbiamo più volte richiesto l’intervento di specialisti. Ove possibile sarà proposta una bibliografia sugli argomenti impegnativi che, per necessità di spazio e snellezza del testo, non potranno essere sviluppati pienamente in questa sede. Al riguardo Vi potranno essere di grande aiuto le altre Aree che troverete in questo Sito.

* ARGOMENTI TRATTATI:

    Sono qui sotto elencati, ma potranno anche non corrispondere esattamente a quelli che in futuro saranno pubblicati perché ci riserviamo la possibilità di modificarli in base anche delle Vostre richieste specifiche.

1. Cammini di Fede

  • La lettura della Bibbia
  • Letio divina
  • Preghiera esicastica
  • Deserto
  • Il discernimento
  • L'esame di coscienza


2. Temi di dinamica di gruppo

  • Ascoltare
  • Conoscersi
  • Comportarsi
  • Percepire
  • Adattarsi
  • Capirsi
  • Recepire
  • Agire
  • Riflettere
  • Incontrarsi

* IN FONDO A QUESTO ARTICOLO TROVERAI L'INDICE DEI CAPITOLI

 

* COME NASCE QUESTA ESPERIENZA:

    Il nostro gruppo Famiglie nacque alla fine degli anni ’60 nella zona ovest di Torino ed il suo punto di forza fu il cammino di Fede. Ma ben presto sentì il bisogno d’impostare una formazione permanente nell’area della comunicazione per facilitare la crescita dei propri componenti, per migliorare le relazioni all’interno delle coppie e del gruppo, e per la necessità di comunicare con l’esterno a causa degli impegni assunti nel campo della pastorale e della promozione umana. Ci si accorse che avremmo così preso “quattro” piccioni con una fava! Fu molto utile per noi il fatto che al nostro interno vi fossero alcune persone con buona sensibilità e conoscenza dell’argomento ed inoltre da Torino potemmo attingere esperienze e supporti molto qualificati. 

PERCHE’ QUESTO DOCUMENTO?

    Il Cammino di Fede era, per noi, al primo posto e quando iniziammo i corsi di dinamica di gruppo ci accorgemmo che anche le “tecniche“, se vissute con il “cuore”, aiutavano l’uomo a migliorare la propria vita, a prendere coscienza di sé, a rispettare gli altri. La finalità fu quella di crescere sotto l’aspetto umano e di fede arrivando, nel gruppo, ad essere tutti dei leader, in spirito di servizio, secondo i propri carismi scoperti e riconosciuti dall’interessato e/o dagli altri membri del gruppo. Il nostro desiderio è di trasmettervi quest’esperienza, affinché chi vi partecipa possa progressivamente acquisire delle capacità di organizzatore, di moderatore, di conduttore ed infine di animatore.

COMUNICARE
   
    Toccammo con mano, durante le esercitazioni, che ciascuno ha una diversa sensibilità. Che si comunica con il comportamento, con la parola, con il silenzio; che in situazioni e momenti diversi, della nostra vita, usiamo dei modi differenti per comunicare. Comunicare significa entrare in relazione con qualcuno; quindi non rimane che definire meglio chi è questo “qualcuno”: Dio, gli altri e noi stessi! Dobbiamo tener conto di tutte queste considerazioni per poterci relazionare correttamente con gli altri (e con noi stessi!) e quindi, per relazionarci con Dio, è un arricchimento conoscere e usare modi diversi di pregare. Ogni esercitazione è, per questo motivo, composta di una prima parte mirata sulla dinamica di gruppo ed una seconda su alcuni modi di pregare. Quanto segue non vuole essere un trattato sulla comunicazione, ma semplicemente testimoniare un’esperienza vissuta, affinché possa essere di stimolo per altri. Ma è come l’energia dell’atomo! Se è usata per il bene dell’uomo e nel rispetto della natura è una realtà positiva, viceversa rende l’uomo schiavo: d’altri uomini, di “cose”, d’ideologie, di stili di vita, ecc.. Il paragone con una realtà esplosiva non è casuale. Basti pensare all’uso della comunicazione di massa fatta dai sistemi totalitari di tutti i tempi, dalle ideologie (anche contrapposte), dalle aziende, dagli individui e/o dai gruppi.

Due esempi:

  • Gli uomini di potere si presentano in giacca e cravatta, circondati da bandiere e da simboli per intimidire e per dare di sé un’immagine che permetta loro di dominare; inoltre grazie ai sondaggi sanno cosa gli elettori vogliono sentirsi dire.
  • Le sette che plagiano la gente privandola della possibilità di discernere liberamente Nel corso delle esercitazioni affronteremo degli aspetti del nostro essere che, come abbiamo appena visto, taluni strumentalizzano per non farci crescere come persone, ma per raggiungere i loro scopi.

    Questo si traduce in un invito a sviluppare il proprio senso critico durante le esercitazioni e nella vita! Siamo in un mondo che ragiona in termini edonistici: denaro e potere personale e/o di gruppi. Possiamo sempre fare una verifica di massima cercando una riposta alle seguenti domande: chi mi parla propone qualcosa di realizzabile? Se la faccio e/o accetto, Lui cosa ci guadagna?

ATTENZIONE!

    Anche noi ci facciamo una “pubblicità” che propiniamo: a noi stessi e a chi ci sta vicino. Tutti desideriamo essere migliori e/o diversi da quello che pensiamo d’essere, e fin quando ciò si verifica entro limiti accettabili, e senza frode, si tratta di un comportamento naturale, ma se arriva alle estremizzazioni dei potenti, no! (esempio: certi politici hanno chi crea loro l’immagine pubblica!). Quest’aspetto personale è uno degli argomenti fondamentali delle esercitazioni. In un mondo nel quale la comunicazione diventa spesso uno strumento di condizionamento dell’uomo bisogna cercare un riferimento che ci permetta di dare sui messaggi una valutazione etica e morale, di disporre di proposte comportamentali che siano scevre da qualsiasi possibile strumentalizzazione, e che abbiano come scopo unico il bene dell’uomo.

Questo riferimento non può che essere Gesù!!

    Abbiamo mai pensato di meditare sulla figura di Gesù come comunicatore? Che propone l’amore, la giustizia e la pace, a differenza di una moltitudine di comunicatori fasulli del passato e del presente. Nelle esercitazioni molte letture, proposte nel capitolo “Cammini di fede”, sono state scelte proprio per evidenziare il modo di comunicare di Gesù: con le parole, con i comportamenti e con i fatti.

 

INDICE DEI CAPITOLI:

  1. Sappiamo ascoltare Dio? ... e il prossimo?
  2. Dio mi conosce, ... ma io mi conosco?
  3. Com’è il mio comportamento verso Dio? .. e verso il prossimo?
  4. Come percepisco Dio?... e il creato?
  5. Quando parlo, sono gli altri che non mi capiscono? ... e Dio?
  6. Dio vede nei nostri cuori, e ... io, so vedere nel Suo? ed ... in quello dei fratelli?
  7. Dio ci parla, ma ... quanto “rimane” in noi? ... e quando “parlano” i fratelli?
  8. Agiamo e testimoniamo, a Dio e ai fratelli, i “valori” della nostra vita?
  9. Come abbiamo operato,  per realizzare il Regno di Dio in terra? ...
Letto 4143 volte Ultima modifica il Sabato, 11 Settembre 2010 16:45

Altro in questa categoria: Dio mi conosce, ... ma io mi conosco? »

Search