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Lunedì, 30 Maggio 2016 11:57

Laudato sì - Scheda 8 Capitolo 5°: - 1a parte

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"ALCUNE LINEE DI ORIENTAMENTO E DI AZIONE"


I. Il dialogo sull'ambiente nella politica internazionale

II. Il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali

Clelia Giorgio De Stefanis
P. Giordano Rigamonti

INVOCAZIONE DELLO SPIRITO SANTO

Senza la tua forza,/ nulla è nell'uomo,/ nulla senza colpa.

Lava ciò che è sordido,/ bagna ciò che è arido,/ sana ciò che sanguina.

Piega ciò che è rigido, / scalda ciò che è gelido,/ drizza ciò che è sviato.

Dona ai tuoi fedeli,/ che solo in te confidano,/ i tuoi santi doni.

Dona virtù e premio,/ dona morte santa,/ dona gioia eterna.

Amen.


1a PARTE: confronto con la Parola di Dio e con documenti ecclesiali

A- Uno dei presenti leggerà senza fretta i brani che seguono.

Va ricordato il Vertice della Terra celebrato nel 1992 a Rio de Janeiro. In quella sede è stato dichiarato che « gli esseri umani sono al centro delle preoccupazioni relative allo sviluppo sostenibile ».126 - 126 Dichiarazione di Rio sull'ambiente e lo sviluppo (14 giugno 1992), Principio 1.

Dichiarazione di Stoccolma (1972), ha sancito, tra l'altro, la cooperazione internazionale per la cura dell'ecosistema di tutta la terra, l'obbligo da parte di chi inquina di farsene carico economicamente, il dovere di valutare l'impatto ambientale di ogni opera o progetto.

i Vescovi della Bolivia, « i Paesi che hanno tratto beneficio da un alto livello di industrializzazione, a costo di un'enorme emissione di gas serra, hanno maggiore responsabilità di contribuire alla soluzione dei problemi che hanno causato ».127 - 127 Conferenza Episcopale Boliviana, Lettera pastorale sull'ambiente e lo sviluppo umano in Bolivia El Universo, don de Dios para la Vida (2012), 86.

Lo sfruttamento diretto dell'abbondante energia solare ....nei Paesi in via di sviluppo ..., ma sempre prestando attenzione alle condizioni concrete, giacché « non sempre viene adeguatamente valutata la compatibilità degli impianti con il contesto per il quale sono progettati ».128 - 128 Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, Energia, Giustizia e Pace, IV, 1, Città del Vaticano (2013), 56.

« per il governo dell'economia mondiale; per risanare le economie colpite dalla crisi, per prevenire peggioramenti della stessa e conseguenti maggiori squilibri; per realizzare un opportuno disarmo integrale, la sicurezza alimentare e la pace; per garantire la salvaguardia dell'ambiente e per regolamentare i flussi migratori, urge la presenza di una vera Autorità politica mondiale, quale è stata già tratteggiata dal mio Predecessore, [san] Giovanni XXIII ».129 - 129 Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno

La miope costruzione del potere frena l'inserimento dell'agenda ambientale lungimirante all'interno dell'agenda pubblica dei governi. Si dimentica così che « il tempo è superiore allo spazio »130, che siamo sempre più fecondi quando ci preoccupiamo di generare processi, piuttosto che di dominare spazi di potere. - 130 Esort. ap. Evangelii gaudium (24 novembre 2013), 222: AAS 105 (2013), 1111.

 

 

B- I partecipanti sono invitati a meditare in silenzio quanto ascoltato

...............

 

 

2a PARTE:


A- spunti dall'Enciclica, che aiutano a ricordarla


Capitolo 5° - "ALCUNE LINEE DI ORIENTAMENTO E DI AZIONE"- 1a parte

163 ... proviamo ora a delineare dei grandi percorsi di dialogo che ci aiutino ad uscire dalla spirale di autodistruzione in cui stiamo affondando.

I. Il dialogo sull'ambiente nella politica internazionale

164 ... L'interdipendenza ci obbliga a pensare a un solo mondo, ad un progetto comune. ... a programmare un'agricoltura sostenibile e diversificata, a sviluppare forme rinnovabili e poco inquinanti di energia, a incentivare una maggiore efficienza energetica, a promuovere una gestione più adeguata delle risorse forestali e marine, ad assicurare a tutti l'accesso all'acqua potabile.

165. .... In attesa di ... energie rinnovabili ... è legittimo optare per l'alternativa meno dannosa o ricorrere a soluzioni transitorie. Tuttavia ....

166. Il movimento ecologico mondiale ha già fatto un lungo percorso ...

Ciononostante, i Vertici mondiali sull'ambiente degli ultimi anni non hanno risposto alle aspettative, per mancanza di decisione politica, ....

167. .... Dichiarazione di Stoccolma (1972), .... un'agenda con un programma di azione e una convenzione sulla diversità biologica, ha dichiarato principi in materia forestale. ....

168. Tra le esperienze positive si può menzionare, per esempio, la Convenzione di Basilea sui rifiuti pericolosi, con un sistema di notificazione, di livelli stabiliti e di controlli; come pure la Convenzione vincolante sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatica minacciate di estinzione, che prevede missioni di verifica dell'attuazione effettiva. Grazie alla Convenzione di Vienna per la protezione dello strato di ozono e la sua attuazione mediante il Protocollo di Montreal e i suoi emendamenti, il problema dell'assottigliamento di questo strato sembra essere entrato in una fase di soluzione.

169. ... per la diversità biologica e la desertificazione, i progressi sono stati molto meno significativi. ....

Per quanto attiene ai cambiamenti climatici, i progressi sono deplorevolmente molto scarsi. La riduzione dei gas serra richiede onestà, coraggio e responsabilità, soprattutto da parte dei Paesi più potenti e più inquinanti. La Conferenza delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile denominata Rio+20 (Rio de Janeiro 2012), ha emesso un'ampia quanto inefficace Dichiarazione finale. ....

Noi credenti non possiamo non pregare Dio per gli sviluppi positivi delle attuali discussioni, in modo che le generazioni future non soffrano le conseguenze di imprudenti indugi.

170. ... per la bassa emissione di gas inquinanti puntano alla internazionalizzazione dei costi ambientali, con il pericolo di imporre ai Paesi con minori risorse pesanti impegni ...

171. ... compravendita di "crediti di emissione" può dar luogo a una nuova forma di speculazione .... può diventare un espediente che consente di sostenere il super-consumo di alcuni Paesi e settori.

172. Per i Paesi poveri le priorità devono essere lo sradicamento della miseria e lo sviluppo sociale ....

lo scandaloso consumo di alcuni settori privilegiati della loro popolazione e contrastare meglio la corruzione. ....

forme meno inquinanti di produzione di energia, ..

i Paesi in via di sviluppo possano avere accesso al trasferimento di tecnologie, ad assistenza tecnica e a risorse finanziarie, ...

173. ... salvaguardare la sovranità di ciascuno, ...

quadri regolatori globali che impongano obblighi e che impediscano azioni inaccettabili, come il fatto che imprese o Paesi potenti scarichino su altri Paesi rifiuti e industrie altamente inquinanti.

174. ... governance degli oceani. ...

severi meccanismi di regolamentazione, controllo e sanzione ....

problema dei rifiuti marini e della protezione delle aree marine al di là delle frontiere nazionali ....

175. ... riduzione dell'inquinamento e lo sviluppo dei Paesi e delle regioni povere ...

una governance propria di epoche passate ...

la dimensione economico-finanziaria, con caratteri transnazionali, tende a predominare sulla politica. ...

indispensabile lo sviluppo di istituzioni internazionali più forti ed efficacemente organizzate...

 

II. Il dialogo verso nuove politiche nazionali e locali

176. Non solo ci sono vincitori e vinti tra i Paesi, ma anche all'interno dei Paesi poveri, in cui si devono identificare diverse responsabilità. ...

177. .... Ma la struttura politica e istituzionale non esiste solo per evitare le cattive pratiche, bensì per incoraggiare le buone pratiche, per stimolare la creatività che cerca nuove strade, per facilitare iniziative personali e collettive.

178. Il dramma di una politica focalizzata sui risultati immediati, sostenuta anche da popolazioni consumiste, rende necessario produrre crescita a breve termine. ....

La grandezza politica si mostra quando, in momenti difficili, si opera sulla base di grandi princìpi e pensando al bene comune a lungo termine. Il potere politico fa molta fatica ad accogliere questo dovere in un progetto di Nazione.

179. ... dall'istanza locale ... possono nascere una maggiore responsabilità, un forte senso comunitario, una speciale capacità di cura e una creatività più generosa, un profondo amore per la propria terra, come pure il pensare a quello che si lascia ai figli e ai nipoti. ...

Se i cittadini non controllano il potere politico neppure è possibile un contrasto dei danni ambientali...

le legislazioni municipali possono essere più efficaci ....

180. Non si può pensare a ricette uniformi, ....

favorire modalità di produzione industriale con massima efficienza energetica e minor utilizzo di materie prime, ...

l'azione politica locale può orientarsi alla modifica dei consumi, allo sviluppo di un'economia dei rifiuti e del riciclaggio, alla protezione di determinate specie e alla programmazione di un'agricoltura diversificata con la rotazione delle colture. ... infrastrutture rurali, .. mercato locale ... forme di cooperazione ...

181. ... non si possono modificare le politiche relative ai cambiamenti climatici e alla protezione dell'ambiente ogni volta che cambia un governo. ...

senza la pressione della popolazione e delle istituzioni, ci saranno sempre resistenze ad intervenire ...

Occorre dare maggior spazio a una sana politica, capace di riformare le istituzioni, coordinarle e dotarle di buone pratiche, che permettano di superare pressioni e inerzie viziose.

 

B - spunti da "Curare madre terra" (ed. EMI)

Nell'era dell'Antropocene l'essere umano è sempre più in grado di manipolare la natura e la vita. Una condizione nuova, che attribuisce proprio all'essere umano una responsabilità senza precedenti.

Su scala globale si accentua quello che Gùnther Anders chiamava «dislivello prometeico» tra sistemi tecnici sempre più avanzati, estesi, veloci e complessi e la vita umana, fragile, contraddittoria, limitata. Un dislivello che solo una conversione culturale ed esistenziale può colmare.

Nell'affrontare il problema, Francesco ripropone la prospettiva cristiana di una concezione integrale della vita e dell'umano come via per affrontare le sfide della condizione contemporanea. In dialogo e alleanza con tutti gli uomini di buona volontà.

Per vivere e continuare a progredire nell'era dell'Antropocene ci vuole un uomo all'altezza dei tempi. Perché sta a noi oggi non distruggere la vita, e con essa l'uomo.

L'essere umano di cui abbiamo bisogno non è l'oltre uomo. Né a portarci fuori dai guai sarà una super intelligenza. Ciò che. invece ci salverà, dice papa Francesco, è l'uomo che non dimentica di essere radicato nella Vita. E perciò è in grado di ascoltare. Secondo il primo insegnamento della Bibbia, che dice: ascolta, Israele!

La ragione della paralisi istituzionale di cui oggi soffriamo, sostiene papa Francesco, è il frutto di quella attitudine tipicamente moderna a non voler impiegare l'intero spettro delle capacità umane nell'organizzare la vita insieme.

(di Chiara Giaccardi e Mauro Magatti)

3a PARTE: dibattito

- I partecipanti, che lo desiderano, sono invitati a mettere in comune il frutto della loro meditazione in forma sintetica affinché tutti i presenti abbiano il tempo di dare il proprio contributo.

............................

COMMIATO

246. Preghiera dei credenti in un Dio creatore onnipotente

Preghiera per la nostra terra (prima parte)

Dio onnipotente,

che sei presente in tutto l'universo

e nella più piccola delle tue creature,

Tu che circondi con la tua tenerezza

tutto quanto esiste,

riversa in noi la forza del tuo amore

affinché ci prendiamo cura

della vita e della bellezza.

Inondaci di pace,

perché viviamo come fratelli e sorelle

senza nuocere a nessuno.

O Dio dei poveri,

aiutaci a riscattare gli abbandonati

e i dimenticati di questa terra

che tanto valgono ai tuoi occhi.

- di Papa Francesco

 

La pace sia con noi!

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Letto 3984 volte Ultima modifica il Sabato, 09 Luglio 2016 10:02

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