La risposta di Maria al messaggio dell'angelo, nell'episodio dell'annunciazione, ci interpella appunto sulla libertà che nasce nell'incontro con la Parola del Signore. "Eccomi, sono la serva del Signore. Dio faccia con me come tu hai detto" (Lc 1,38).
Al trinomio che abbiamo preso in esame manca un filo rosso che lo congiunga con evidenza. Questo filo rosso per tutti i cristiani è Gesù Cristo. È la promessa irrevocabile fatta ad Abramo e ai suoi discendenti futuri.
La misericordia di Dio non è mai disincarnata dalla storia dell'umanità. Ogni giorno ci confronta con la nostra misericordia che si rivela sempre troppo piccola e inadeguata rispetto a quella del Signore che ha tanto amato il mondo...
Il Magnificat è il canto, la testimonianza e la predicazione di Maria. Il motivo della sua gioia e della sua beatitudine si trova nell'agire di Dio, nel modo di governare la storia del popolo d'Israele.
Eppure il Vangelo è molto semplice per ogni uomo: per l'ortodosso, il cattolico e il protestante. Maria ce lo ricorda: "Fate tutto quello che il Signore vi dirà".
I quattro secoli che separano gli ultimi decenni dalla Riforma non hanno certo migliorato la comprensione reciproca di Lutero e del suo commento al Magnificat.
Le diversità di carattere teologico hanno dato origine a tipi di sensibilità popolare contrastanti. Da un lato si sente dire che i protestanti son quelli che non credono nella Madonna e dall'altro che i cattolici non possono più essere considerati cristiani perché da tempo sono diventati mariani.
Il confronto, il dialogo e le convergenze, che hanno animato le chiese nel XX secolo, hanno richiesto molto tempo prima di lasciar emergere nuove prospettive nell'incontro delle varie teologie.