Una grande crepa è apparsa nell’universo ortodosso e ha la tendenza ad allargarsi. Una vera saggezza spirituale si chiederà in futuro da parte dei capi delle Chiese per guarire questa ferita che, a dire la verità, maturava da secoli. Questa guarigione, se verrà, potrebbe diventare anche il modello o, almeno, il primo passo per la riconciliazione tra tutti i cristiani.
Il problema dell’indipendenza da Mosca della Chiesa ortodossa ucraina è un nodo di Gordio apparentemente inestricabile. Ma non è solo questione di interessi politici contrastanti. Qual è il giudizio di fede? Un teologo russo risponde.
Moschee inquiete, moschee che ribollono di tensioni, moschee senza pace. Ma quanti sanno davvero cos'è una moschea e che ruolo esercita nella società musulmana?
Su quest’isola del Pacifico il culto ancestrale celebra la terra nutrice, culla dello scambio perpetuo fra vivi e morti visibile e invisibile. Pietra angolare di tale interazione, il guaritore del clan.
Esiste la Russia putiniana e teledipendente, quella della maggioranza, e la Russia antiputiniana della minoranza. Le due non sono d’accordo in nulla – Ucraina, Crimea, Occidente, corruzione, ecc. – tranne una parola: “catastrofe”. Così indicano la rivoluzione del ’17.
Accanto del martirio c'è spesso la debolezza e la falsa testimonianza. Dai tempi della Rus’ di Mosca la Chiesa Russa soffre della sua sottomissione al potere temporaneo, mentre la voce di Cristo quasi non si distingue dalla voce di Cesare. Nell’epoca sovietica la tentazione del compromesso è diventata particolarmente pesante. Sotto la democrazia odierna la situazione non è molto cambiata.
Aggiunti altri sedici santi nel menologio della Chiesa ortodossa russa. La notizia è stata diffusa con risalto sui siti in rete del Patriarcato di Mosca e del Dipartimento per le relazioni ecclesiastiche esterne.
Una famiglia che porta a benedire in chiesa un cestino di Pasqua scoprirà di avere ricevuto una grazia particolare, che va al di là della semplice preghiera di benedizione del cibo...
Per dodici anni, dal giorno della sua professione monastica avvenuta nel marzo 1932, fino all'arresto e alla deportazione al campo di concentramento di Ravensbruck dove troverà la morte nelle camere a gas, vivrà un'esistenza singolare per una monaca.
Il Conciclio Panortodosso. Si può dimenticare un concilio locale perché le sue decisioni riguardano la vita interna di una sola Chiesa, mentre un Concilio di tutte Chiese ortodosse non può essere né dimenticato né emarginato.