di Enzo Bianchi
della comunità di Bose
Innanzitutto mi urge ricordare a tutti che Francesco, come negli stessi anni faceva Domenico con l’ordo praedicatorum, non ha dato origine a una vita religiosa con un fine specifico: egli appartiene ancora, lo si voglia o no, alla grande tradizione della vita religiosa che non ha una funzione concreta da realizzare (predicare, insegnare, fare la carità), ma che intende solo tentare di vivere radicalmente il vangelo.
di Enzo Bianchi
della comunità di Bose
Meditazione per i ministri generali e provinciali dei tre ordini francescani
Cari fratelli e care sorelle, è con gioia che ho accettato di essere qui con voi per narrarci le «cose del Padre» e confrontarci su di esse, e vi ringrazio della chiamata e della fiducia che mi accordate, ma è anche con un po’ di timore che ho accettato. Non sono appartenente alla grande famiglia religiosa francescana. Sono uno che tenta di vivere una sequela radicale del Signore Gesù, sono un monaco che pensa di aver ricevuto il mantello dalla grande tradizione monastica, ma che è consapevole, come tutti dovrebbero esserlo, che dopo Francesco e Chiara non è più possibile vivere la vita monastica come molti l’hanno vissuta prima.
È per il grande amore che nutro da sempre verso Chiara e Francesco che mi trovo qui, nonostante il timore che provo dinanzi a voi, autentici figli di Francesco e Chiara, e vi supplico di perdonarmi, se mai arrivassi a ferire qualcuno di voi.
Parlare della contemplazione dovrebbe essere un parlare delle «cose del Padre, Signore Altissimo e buono», e quindi un parlare in obbedienza assoluta al vangelo e anche in ascolto di Francesco e di Chiara.
Questo l’itinerario che vi propongo:
1) Una chiarificazione del termine «contemplazione»
2) Francesco e la contemplazione
4) Quale contemplazione oggi per i francescani?
5) Loro scritti
Conoscere se stessi per conoscere Dio:
Questo cammino di conoscenza viene indicato con l’espressione: “ritorna al tuo cuore”.
Ma questo “cuore”, questo essere interiore, di cui ignoriamo o trascuriamo troppo spesso l’esistenza, che cosa è?
EDUCARSI ED EDUCARE ALLA PREGHIERA
Educare il corpo e lo spirito, cuore e gesti, per mettere la vita davanti a Dio, che si è fatto vicino.
Il faro centrale illumina l’altare.
Là chiesa è buia e silenziosa. Qualche giovane entra, alla spicciolata, e viene a sedere sulle prime panche. A ciascuno viene consegnato un foglietto che riproduce una pagina di un “aureo” libretto di Romano Guardini, I santi segni.
PREGHIERA E CONTEMPLAZIONE
Alcuni suggerimenti pratici
1. Pregare è un’arte: non ci si improvvisa “persone di preghiera”, ma come in ogni arte si impara anche qui con umile perseveranza.
2. A pregare si impara pregando, come a nuotare si impara nuotando. Occorre impegnarsi con costanza e regolarità, senza pretendere di vedere risultati rapidi. Pregare infatti è un gesto povero: sembra di sprecare tempo. Spesso fatichiamo a pregare perché non siamo poveri e non sopportiamo la povertà della preghiera.
Siamo abituati alla rapidità e all’efficienza, ma non valgono nella vita interiore, ove si fanno passi e non salti.
Imparare a formarsi:
L'AUTOFORMAZIONE DI UN DILETTANTE
Conscio di essere un dilettante ho iniziato cercando di documentarmi su questo mondo a me sconosciuto, e .... come credo avrebbero fatto tutti:
PREGHIERA E CONOSCENZA DI SÉ
Tu Signore, (…) mi facevi rientrare in me stesso; per non guardarmi mi ero come nascosto dietro le mie spalle e tu mi strappasti di là mettendomi dinanzi a me stesso, affinché vedessi quanto ero indegno, deforme, sordido, tutto macchiato e piagato. Io vedevo e inorridivo, senza potermi sfuggire.
Agostino
Le Confessioni, 8, 7, Ed. Paoline, Milano 2004
Necessità di scoprire il nostro stato interiore
CONOSCERE SE STESSI PER CONOSCERE DIO
secondo i Padri ed altri autori
Solamente in Dio l’uomo trova se stesso.
Non si può trovare Dio se ci s'ignora, se non ci si conosce.
Alla conoscenza di Dio si giunge soltanto attraverso la conoscenza di sé.
Ma Dio non è un mezzo per trovare se stesso, Dio è il vero obiettivo dell’uomo.
(dagli scritti dei Padri e da altri scritti)