Una riflessione sull’evangelizzazione oggi deve innanzitutto riaffermare l’evangelo eterno: l’evangelo è lo stesso ieri, oggi e sempre, come Cristo, e non c’è nessun altro evangelo oltre a quello ricevuto fin dall’«in principio» della chiesa. Nuova evangelizzazione dunque non può significare nuovo evangelo, né questo dev’essere modificato o cambiato per essere attualizzato.
di Enzo Bianchi
della comunità di Bose
LODI DI DIO ALTISSIMO
Tu sei santo1Signore Dio solo, che fai cose mirabili (Sal 76,15). Tu sei forte, tu sei grande (Sal 85,10), tu sei altissimo, tu sei re onnipotente, tu padre santo, re del cielo e della terra.
Tu sei trino e uno Signore Dio degli dei (Sal 135,2); tu sei il bene, ogni bene, il sommo bene, Signore Dio vivo e vero.
di Enzo Bianchi
della comunità di Bose
In realtà mi sembra sufficiente quello che ho detto finora perché voi possiate, tenendo conto del tempo dell‘oggi e dello spazio in cui vivete (obbedendo dunque anche ai segni dei tempi e ai segni degli spazi), attualizzare la contemplazione cristiana con accenti di figli di Francesco e Chiara. Tuttavia, a mo’ di conclusione, metto davanti a voi tre esigenze.
Salmo 80
Inno liturgico con esortazione profetica ed oracolo divino.
Celebrazione dell’Alleanza
2Esultate in Dio, nostra forza,
acclamate al Dio di Giacobbe.
Capitolo 1
INDICE:
1.0.0 Premessa per l’Animatore
GRAFICI E TAVOLE
1.1.0 Accoglienza
1.2.0 Esercitazione su: Ascoltiamo gli altri quando parlano?
1.3.0 La Bibbia ci propone: Ascoltiamo DIO ed il prossimo?
Lettura della Bibbia in solitudine
1.4.0 Conclusioni dell’incontro
1.5.0 Da Partecipanti ad Animatori
di Enzo Bianchi
della comunità di Bose
3) Chiara e la contemplazione
Verificare la contemplazione di Chiara a San Damiano potrebbe sembrare un discorso ovvio: Chiara e le damianite sono contemplative per eccellenza, tant’è vero che il loro spazio di vita è la clausura. Ma questa risposta in realtà è molto ingenua e anche sviante, e anche qui permettetemi dunque alcune precisazioni.
Negli scritti di Chiara compare tre volte il termine contemplatio (Ep. 3,13; 4,11.33) e quattro volte il termine contemplare (Ep. 2,20; 4,18.23.28), sempre nelle lettere ad Agnese, per invitare l’amata sorella a contemplare nel senso di vedere, meditare la povertà, l’umiltà, la carità, le delizie del Signore e in questa contemplazione (con chiara allusione a 2Cor 3,18) «trasformarsi totalmente nell’immagine della divinità di lui» (Ep. 3,13).
(nei vv. 6-7-12, che qui non vengono riportate).
SOLITUDINE CONTEMPLATIVA
Ciao a te che stai visitando “DimensioneSperanza”, benvenuto o benvenuta a nome di tutti noi dello staff.
Se vuoi provare a fare questa sperienza segui “senza fretta” le indicazioni che ti segnaliamo. Cerca di essere paziente, non è facile entrare nel silenzio.
“Signore, Tu sei la mia vita”
“Signore, soltanto Tu pacifichi il mio cuore”.