Lo scopo dichiarato di Gesù ben Sirach è di inculcare l'osservanza della Legge e delle tradizioni dei padri, in un tempo di crisi e di cambiamento religioso e culturale.
Una donna acquista un prezioso profumo e lo versa sul capo di Gesù. I discepoli si sdegnano - «Perché questo spreco?» - e tirano in ballo l'etica: «Perché non venderlo per molto denaro e darlo a poveri?». Ma a loro non interessano i poveri. Mirano a un'azione degna di ricompensa da parte del divino Rimuneratore. La donna, invece, dona sconsideratamente, senza legge né logica. Perché ama molto.
La Chiesa viene edificata nei suoi membri che vivono la loro vita come dono e accolgono tutto con riconoscenza, aperti al mondo futuro, mistero che si svela nella fede.
L’«autobiografia» diventa «teologia», discorso credibile su Dio, nel senso che l’esperienza ministeriale di Paolo può costituire un luogo privilegiato della manifestazione del Dio di Gesù Cristo.
I ritmi odierni ci pongono spesso il problema che non facciamo sufficientemente moto. Dobbiamo allora ricorrere ai ripari attraverso attività supplementari: palestra, corsa, piscina, footing, jogging.
E se tu vuoi incontrare Dio devi uscire dalla tua casa. Metterti in viaggio. Migrare. Soltanto sulle strade del mondo lo puoi cercare - lo puoi incontrare...
Lungi dall'essere un narcotico per sedare popoli affamati e oppressi, le beatitudini del Vangelo di Matteo - a cominciare da "beati i poveri" - spingono a prendersi cura del bene comune. E perciò invitano a scegliere la condizione di povertà. Scelta che genera felicità e trasforma la società.
Il libro del Qoèlet si presenta come una raccolta di riflessioni, simile a un “diario di pensieri” o trattato quasi filosofico sul senso e lo scopo del vivere umano.
Fu il desiderio mai sopito di un bene provato per un breve istante e poi mai più raggiunto a farlo progredire nella sua vita spirituale?...